Mani di donna carezzano e così tingono di rosso un mucchio di piccole lampade di terracotta a Jammu, nel Nord dell’India. Tra una settimana esatta e per cinque giorni il Paese festeggia il Diwali, la Festa della Luci. Per la filosofia indù è la festività più importante, si celebra in famiglia e simboleggia la vittoria della luce sulle tenebre, del bene sul male. Al di là del corpo e della mente, esiste l’anima: pura, eterna e infinita. Con il Diwali si onora la luce della conoscenza, capace di sconfiggere l’ignoranza che maschera la realtà.

La notte migliaia di lanterne a olio si accendono in lunghe file su davanzali, sulla soglia delle case e sulle terrazze. Con riso colorato, sabbia, farina e petali di fiore i fedeli decorano le strade con i tradizionali rangoli, indossano e regalano vestiti nuovi e dai colori vivaci. Le porte di casa restano aperte la sera, per accogliere le visite degli amici e la dea Lakshmi. Dea della luce, dell’abbondanza e della saggezza.

LEGGI ANCHE Istantanee, la rubrica

I commenti dei lettori