«La Famiglia Reale rappresenta il mio Paese all’estero ed è un continuo punto di riferimento per la nostra gente». Così dice a La Stampa, Erik Vilstrup Lorenzen, Ambasciatore danese in Italia. Ci accoglie in Ambasciata, nel quartiere Parioli a Roma, per presentarci la visita di domani in Italia del Principe della Corona di Danimarca Federico e della sua consorte Mary Donaldson. «Da noi sono molto amati». La Danimarca è composta da circa 500 isole, più o meno grandi, cento delle quali sono abitate. È il più antico Regno d’Europa, retto nel corso di 1.100 anni da 54 monarchi a partire da Gorm il Vecchio. Federico di Danimarca, da qualche mese cinquantenne, è il primogenito della Regina Margherita II e un giorno sarà Re. Mary di Danimarca, Principessa Ereditaria, è australiana. Incontrò Federico in un pub di Sidney e il loro matrimonio fu raccontato come una romantica favola d’amore tra un Principe e una commoner. Ora hanno quattro figli.

L’Ambasciatore del Regno di Danimarca in Italia S.E. Erik Vilstrup Lorenzen

«Domani pomeriggio saranno qui. Darà loro il benvenuto il Presidente della Repubblica Mattarella - dice l’ambasciatore -. Visiteranno poi le Terme di Caracalla e scopriranno un esempio concreto dell’avanzato sistema idrico dell’antica Roma. Sarà un collegamento simbolico fra l’epoca antica e i tre settori chiave del grande evento previsto mercoledì». I Reali non saranno soli. «Viaggeranno con loro i rappresentanti di numerose aziende danesi che parteciperanno con top manager italiani ad una giornata di incontri su salute, alimentazione e cleantech a Villa Miani».

Chiuderà l’evento un Grand Dinner al Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts. Il giorno dopo udienza da Papa Francesco e in serata ritorno a Copenaghen.

L’ambasciatore Vilstrup Lorenzen ricorda quanto siano forti i legami fra l’Italia e la Danimarca: «Abbiamo storicamente una stretta collaborazione politica all’interno delle organizzazioni internazionali, penso alla Nato, all’Unione Europea e alle Nazioni Unite. Più di 650 mila danesi visitano l’Italia ogni anno e numerosi artisti danesi sono venuti qui, cercando ispirazione per le loro opere. Abbiamo poi ottimi rapporti commerciali. Quello italiano è un mercato molto importante per la Danimarca e per questo motivo si è deciso di organizzare questo evento ufficiale di promozione commerciale, guidato dalle loro Altezze Reali, che si concentrerà sulle partnership italo-danesi in diversi ambiti».

I Principi, che dividono i loro giorni tra il Palazzo di Fredensborg sull’Isola di Selandia e il Palazzo di Cristiano VIII, uno dei quattro palazzi di Amalienborg a Copenaghen, rappresentano uno dei Paesi più volte indicati come tra i più felici della Terra. È un mondo fondato sull’hygge, termine intraducibile che riporta ad uno stato d’animo che spinge a star bene con gli altri e con se stessi. Provare per credere. Seguire i consigli del sito dell’Ambasciata o leggere sotto un caldo plaid, sorseggiando una cioccolata calda, La via danese alla felicità di Meik Wiking, amministratore delegato dell’Happiness Research Institute di Copenaghen. Lui sì che di atmosfera hyggelig se ne intende!