E’ nel corso del suo ultimo interrogatorio davanti ai pm di Roma che l’imprenditore Luca Parnasi ha svelato il metodo con il quale per anni ha finanziato la politica. Al centro del verbale del costruttore romano le elargizioni al Partito Democratico e alla Lega. Non a caso nel mirino della procura di Roma erano finiti i rispettivi tesorieri: Francesco Bonifazi, deputato del Pd, e Luca Cementero, della Lega.

I 150 mila euro dati da Parnasi alla fondazione Eyu, secondo i pm, sarebbero stati destinati al Pd. A provarlo ci sarebbero incontri tra Bonifazi e Parnasi e anche alcune intercettazioni. La vicenda era stata racchiusa dai carabinieri in un’informativa del 19 marzo scorso: «Rapporti con gli organi di comunicazione ufficiali dei partiti», si intitolava il capitolo dedicato anche alla fondazione. Altro capitolo dell’indagine riguarda invece la Lega. Per finanziare il partito di Matteo Salvini, l’imprenditore, avrebbe elargito denaro alla onlus «Più Voci». In questo caso il versamento sarebbe più corposo: 250 mila euro. E sarebbe avvenuto nel 2015. A queste dazioni se ne aggiunge un’altra data a Fratelli D’Italia. Il fascicolo sui finanziamenti è stato stralciato e la parte appena chiusa è solo l’apice dell’inchiesta dei carabinieri del Nucleo Investigativo, coordinata dall’aggiunto Paolo Ielo e dal pm Barbara Zuin, sul nuovo stadio della Roma calcio.

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