In silenzio e di nascosto. Così cresce la Chiesa, non dando «spettacolo», diffondendo notizie che fanno «chiasso» o suonando la tromba come certi farisei. A Santa Marta Papa Francesco richiama all’ordine tutti i cristiani, ammonendoli dalle seduzioni della «mondanità» e della «spettacolarizzazione» e ricordando loro quello che è il fulcro di tutta la Chiesa: l’Eucarestia e le buone opere. È lì che si manifesta «la Sposa di Cristo», sottolinea il Papa, anche se apparentemente queste cose non «fanno notizia».

La Chiesa ha un temperamento silenzioso - aggiunge - essa cresce «nella semplicità, nel silenzio, nella lode, nel sacrificio eucaristico, nella comunità fraterna, dove tutti si amano e non si spellano». Nella sua omelia, riportata da Vatican News, il Pontefice richiama il Vangelo di Luca e la parabola del seminatore che «semina e il seme cresce di giorno, di notte»: «Dio dà la crescita e poi si vedono i frutti - rileva Bergoglio -. Ma è importante questo: primo, la Chiesa cresce in silenzio, di nascosto; è lo stile ecclesiale. E come si manifesta nella Chiesa? Per i frutti delle buone opere, perché la gente veda e glorifichi il Padre che è nei cieli, dice Gesù, e nella celebrazione – la lode e il sacrificio del Signore – cioè nell’Eucarestia. Lì si manifesta la Chiesa; nell’Eucarestia e nelle buone opere».

Francesco insiste: «La Chiesa cresce per testimonianza, per preghiera, per attrazione dello Spirito che è dentro non per gli eventi». Certo anche quelli «aiutano», ma «la crescita propria della Chiesa, quella che dà frutto è in silenzio, di nascosto con le buone opere e la celebrazione della Pasqua del Signore, la lode di Dio».

Tenere bene a mente questo aiuta a non cadere nella tentazione della seduzione: «Noi - osserva il Pontefice - vorremmo che la Chiesa si vedesse di più; che cosa possiamo fare perché si veda?». E così si finisce in una Chiesa degli eventi che non è capace di crescere in silenzio con le buone opere. Si segue, cioè, la logica del mondo che insegue sempre di più «la spettacolarità, la mondanità, l’apparire».

Anche Gesù, rammenta Papa Francesco, è stato tentato da questa seduzione dello spettacolo: «Ma perché tanto tempo per fare la redenzione? Fa’ un bel miracolo. Buttati dal tempio e tutti verranno, vedranno e crederanno in te», gli suggeriva il demonio nel deserto. Lui, però, ha scelto «la via della predicazione, della preghiera, delle opere buone», la via «della croce» e «della sofferenza».

Croce e sofferenza, rimarca il Papa: «La Chiesa cresce anche con il sangue dei martiri, uomini e donne che danno la vita. Oggi ce ne sono tanti». Tuttavia - «curioso», osserva Francesco - «non fanno notizia», perché «lo spirito del mondo non tollera il martirio» e quindi «lo nasconde».

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