Anche quest'anno la Basilica antica del Santuario di Oropa non è riuscita ad ospitare tutti i fedeli che ieri pomeriggio hanno assistito ad una delle più suggestive tradizioni biellesi: la pulizia del viso della Madonna nera e del bambino Gesù. A partire dalle 14, decine di persone hanno iniziato ad affollare la navata centrale e le due laterali per partecipare ad un evento carico di emozioni.

Anche oggi la tradizione si è ripetuta: il rettore del Santuario di Oropa don Michele Berchi ha passato il fazzoletto bianco sui due volti e, come sempre, non era presente nemmeno un granello di polvere. Don Berchi ha quindi mostrato la stoffa bianchissima al vescovo Roberto Farinella, ai sacerdoti e ai fedeli. In un secondo momento, una Figlia di Maria con un secondo fazzoletto ha iniziato la delicata opera di pulizia dell'abito. «Quello di oggi è un gesto carico d'affetto e tradizione – ha detto il rettore rivolto alla Vergine Bruna-. Con la scusa di voler togliere la polvere, noi ti accarezziamo». Una carezza che si tramanda dal 1720, quando il fatto venne attestato pubblicamente per la prima volta dal canonico Agostino Penna. Una volta la statua non aveva nessun vetro a proteggerla e il fenomeno era molto più evidente. Ora, nonostante la teca di protezione di vetro, sul corpo della Madonna e del Bambino si crea sempre uno strato di polvere che però sui due volti non si ferma mai.

«Con lo stesso affetto di oggi – ha detto ancora don Berchi - tra due anni ti metteremo una corona sulla testa ed un manto rappresentato dal nostro affetto nei tuoi confronti». Ma quella di ieri è stata una «prima volta» importante: «Non avevo mai partecipato a questo rito come vescovo – ha detto don Roberto Farinella -: una cerimonia carica di significato che mi ha davvero emozionato».

Al termine della pulizia, ai fedeli è stato donato un piccolo fazzoletto con cui, in una silenziosa processione, hanno potuto accarezzare la Madonna nera prima che venisse nuovamente riposta nella teca. Il prossimo appuntamento con la pulizia del volto sarà il terzo sabato di novembre del 2019.

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