«Limitare l’insorgenza e la diffusione della resistenza agli antibiotici». L’esortazione ad agire arriva dal prefetto del dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, il cardinale Peter Appiah Turkson, in occasione della Settimana mondiale per l’uso consapevole degli antibiotici, iniziativa che ha lo scopo «di aumentare la consapevolezza globale relativamente alla resistenza agli antibiotici (Amr) e incoraggiare le migliori pratiche tra il pubblico in generale, gli operatori sanitari e i responsabili politici per evitare un’ulteriore insorgenza e diffusione della resistenza agli antibiotici».

Tale resistenza «rappresenta oggi una grande sfida per la salute pubblica mondiale poiché minaccia la prevenzione e il trattamento efficaci di un numero crescente di infezioni causate da batteri, parassiti, virus e funghi», afferma il cardinale in un messaggio diffuso oggi dalla Sala Stampa vaticana. «Purtroppo - scrive - il problema si sta aggravando e diffondendo, quale conseguenza, tra l’altro, di programmi inadeguati di prevenzione e controllo delle infezioni, di medicinali di scarsa qualità, di un’insufficiente regolamentazione per quel che concerne l’impiego di antibiotici nella popolazione, nei cibi per gli animali e in agricoltura, nonché per le difficoltà di accesso ai servizi sanitari, ivi compresi i test diagnostici e laboratoristici, e per la contaminazione dell’acqua, del suolo e delle coltivazioni».

«Il tempo a nostra disposizione sta per scadere», avverte Turkson, «e noi pertanto dobbiamo agire per promuovere e intraprendere le indispensabili modifiche di comportamento, per aumentare il livello di consapevolezza e l’efficacia degli interventi preventivi, per intensificare il controllo delle infezioni e per impiegare correttamente gli antibiotici».

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