Sette persone, compresa una donna incinta, sono rimaste ferite in un agguato ieri sera alla fermata dell’autobus di fronte all’insediamento di Ofra, in Cisgiordania. Il terrorista ha sparato da un auto in corsa. L’attacco ha scioccato Israele, tanto più alla vigilia della fine delle festività dell’Hannukah. La donna è in gravi condizioni, il bambino, fatto nascere d’urgenza, lotta tra vita e la morte. Gli altri feriti non sono seri.

Perquisizioni nel centro di Ramallah

Le forze di sicurezza israeliane hanno lanciato una gigantesca caccia all’uomo nei villaggi palestinesi vicini a Ofra. Le perquisizioni sono cominciate nel sobborgo di Silwad, a Est di Ramallah, e nella località di Ein Yabroud ma poi si sono estese fin nel centro di Ramallah, dove ha sede l’Autorità nazionale palestinese presieduta da Abu Mazen. I militari hanno perquisito un caffè a poche centinaia di metri dalla residenza del leader palestinese e hanno sequestrato le telecamere di sorveglianza. Poi sono entrati anche nella sede della Wafa, l’agenzia di stampa palestinese, fra le proteste dei civili.

La condanna del premier

Sia Hamas che il gruppo islamista Jihad islamica hanno elogiato “l’operazione” contro gli abitanti dell’insediamento. Dura la reazione del premier Benjamin Netanyahu. “E’ troppo aspettarsi una condanna da parte dell’Autorità palestinese – ha commentato -. Non fanno altro che incitare alla violenza. Le nostre forze di sicurezza cattureranno gli assassini”.

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