Pace, dialogo e fraternità in Medio Oriente: è questo il messaggio lanciato dalla piazza Inferiore della Basilica di San Francesco di Assisi dove, sabato 8 dicembre, è stato inaugurato e benedetto l’albero e un presepe di circa 100 mq dedicato alle opere di misericordia e al dialogo in Terra Santa. Per l’occasione sono state poste nella culla del Bambinello le bandiere di Israele e Palestina.

All’evento, che si è svolto sabato 8 dicembre, hanno partecipato il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, il custode del Sacro convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, e e la fondatrice della Fondazione “Beresheet LaShalom”, Angelica Calo Livné.

Alle 17 si è tenuta la messa nella Basilica Inferiore presieduta dal cardinale Bassetti, il quale ha, peraltro, espresso il suo cordoglio per le vittime della discoteca ad Ancona ed ha affidato le loro anime a Santa Maria Goretti, che nacque proprio a Corinaldo, dove si trova il locale in cui è avvenuta la tragedia.

Nel corso della celebrazione il porporato ha sottolineato che: «Il Natale ci porta la pace, ciò di cui abbiamo più bisogno: pace nel cuore di tutti gli uomini, nelle famiglie, nella società, negli Stati. Questo è il dono del Natale, chi ha il coraggio di chiederlo a Dio lo avrà». «La pace riguarda indistintamente credenti e non credenti - ha aggiunto il porporato - è la forza di cui è munita la famiglia umana. Senza pace è impossibile trovare questa forza: e allora ci sono le guerre e ci sono quelle zone d'ombra sull'albero di Gerusalemme di cui ho parlato».

Al termine della messa, si è svolta quindi la cerimonia di accensione e benedizione di albero e presepe durante la quale hanno portato la loro testimonianza giovani israeliani e palestinesi provenienti dalle terre di conflitto.

Il presepe arriva dall’abbazia di Montevergine ed è composto da 18 pastori in terracotta di due metri e una scenografia alta sette. All’interno del chiostro del Sacro Convento è stata allestita poi una mostra, curata dall’architetto Marco Capasso, composta da 14 scene della tradizione presepiale napoletana. L’albero di 13 metri addobbato con 40mila luci a Led è stato offerto invece dalla Regione Campania, che lo scorso 4 ottobre ha donato l’olio per l'accensione della lampada di San Francesco.

«La Campania - ha affermato il custode Gambetti - ci porta con la sua genialità, direttamente in quelle terre, dove ancora si combatte ci porta lì per cercare di riportare al cuore tutti gli uomini, perché possano ritrovare nel profondo del cuore il senso della vita e la pace nell’incontro».

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