Durante la sua visita ad Abu Dhabi Papa Francesco avrà probabilmente accanto il grande imam dell’Università di al Azhar, Ahmed al Tayyeb, come già avvenuto nell’aprile 2017 al Cairo. La notizia arriva proprio dalla capitale egiziana dove ieri - a pochi giorni dall’annuncio del primo storico viaggio di un Pontefice in un Paese della Penisola arabica - è arrivato in visita il principe degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed. È stata proprio l’Università di al Azhar a diffondere con grande evidenza la notizia dell’incontro tra l’erede al trono di Abu Dhabi e il grande imam al Tayyeb, specificando che il motivo principale di questo faccia a faccia è stato proprio la consegna dell’invito a partecipare all’incontro interreligioso sul tema della «fratellanza umana», in programma per lunedì 4 febbraio con la presenza di Papa Francesco.

Il fatto che Mohamed bin Zayed si sia recato personalmente ad al Azhar per questo gesto è un chiaro indizio del ruolo che l’imam al Tayyeb si appresta ad avere in questo nuovo momento così significativo per il dialogo islamo-cristiano. Del resto l’attuale il grande imam di al Azhar è anche il presidente del “Muslim Council of Elders”, un’istituzione promossa dal governo degli Emirati Arabi Uniti per favorire il dialogo all’interno del mondo islamico sunnita. E proprio a questo organismo hanno fatto capo molte iniziative per il dialogo interreligioso già tenutesi ad Abu Dhabi. Va ricordato, inoltre, che il “Muslim Council of Elders” figurava tra i promotori della conferenza sulla pace promossa da al Azhar in occasione della visita di Papa Francesco all’istituzione musulmana del Cairo. E che in quell’occasione tra i relatori intervenne anche Amal Al Qubaisi, prima donna eletta nel parlamento degli Emirati Arabi Uniti, di cui è anche presidente.

Con queste premesse appare scontato che al Tayyeb accetti l’invito del governo di Abu Dhabi. Nella capitale degli Emirati Arabi Uniti dovrebbe quindi avvenire il quinto incontro in meno di tre anni tra Papa Francesco e l’imam di al Azhar, che ancora nell’ottobre scorso è stato ricevuto in Vaticano. Un fatto, questo, che conferma come delle incomprensioni del recente passato tra l’istituzione sunnita e il Vaticano ormai non resti più traccia.

Dal punto di vista degli Emirati Arabi Uniti, invece, la presenza di al Tayyeb indica la volontà di dare all’incontro di Abu Dhabi un respiro globale per il mondo musulmano, candidando la città del Golfo e le sue iniziative a nuovo crocevia del dialogo islamo-cristiano. In questo senso ieri al Cairo il principe Mohamed bin Zayed ha confermato che all’evento col Papa saranno invitati anche altri leader religiosi da tutto il mondo.

Vale infine la pena di ricordare che l’appuntamento avverrà nell’anno 2019 in cui ricorrono gli 800 anni dall’incontro tra san Francesco e il sultano Malik al Kamil, avvenuto a Damietta, in Egitto, nel 1219. Un anniversario richiamato dallo stesso tema scelto dal vicariato apostolico dell’Arabia Meridionale per la visita del Papa negli Emirati Arabi Uniti: l’invocazione “Fa di me uno strumento della tua pace”, che scandirà le giornate del Pontefice ad Abu Dhabi, è tratta infatti da una delle più celebri preghiere del santo di Assisi.

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