«Il movimento Lgbt è un movimento politico e una persona ha l’assoluto diritto di attaccarlo». Non sembra minimamente intenzionata ad abbandonare la sua crociata, Silvana De Mari, 64 anni, psicoterapeuta e autrice di romanzi fantasy. Il Tribunale l’ha condannata, per diffamazione, al pagamento di una multa di 1.500 euro e di una provvisionale di 2.500 euro al Coordinamento Torino Pride e a Rete Lenford. «Una sentenza storica» per Alessandro Battaglia del Coordinamento Torino Pride. Ma lei annuncia ricorso. Innumerevoli le controverse posizioni che ha sostenuto su radio e siti internet. «L’omosessualità è contro natura». «Il movimento Lgtb vuole annientare la libertà di opinione e sta diffondendo sempre più la pedofilia», per citarne alcune. In aula spiega di fare riferimento a dati scientifici. «Se non ci fossero i dati - tuona - questo sarebbe un processo sacrosanto». In fondo è stata sempre De Mari ad affermare che «l’atto sessuale fra due persone dello stesso sesso è una forma di violenza anche usata come pratica di iniziazione al satanismo». Ma a Torino, un giudice, l’ha fermata.


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