Nel Vco diminuiscono le denunce per reati contro il patrimonio, lo spaccio di droga e lo sfruttamento della prostituzione; crescono invece i maltrattamenti in famiglia e le violenze sessuali. Il riscontro si ha col resoconto sull’ordine e sulla sicurezza pubblica stilato a fine anno dalla prefettura del Vco. I dati fanno riferimento al periodo 1 dicembre 2017-30 novembre 2018. Le rapine sono scese da 20 a 13 e i furti da 1.478 a 1.194, con una flessione del 28% per quelli commessi in abitazione e del 19% negli esercizi commerciali. Estorsioni e casi di usura si sono ridotti passando da 33 a 31. Meno denunce anche per truffe e frodi informatiche (da 567 a 502) con forze dell’ordine, enti e associazioni che hanno promosso campagne di prevenzione, incontrando anziani che sono le principali vittime dei raggiri. Reati di natura tributaria: superano i 4 milioni le somme sequestrate in frontiera. Per quelli contro la persona si avverte un notevole incremento di episodi qualificati come violenza sessuale (da 5 a 9) e dei maltrattamenti in famiglia (nel 2018 le denunce sono state 43, nel 2017 erano 23). Maggiore incidenza della violenza domestica e di genere viene anche confermata da 13 denunce per minacce e lesioni in ambito familiare (erano 9).

Calano i richiedenti asilo

Fenomeno migratorio: dagli uffici di Villa Taranto viene indicato in diminuzione. Oggi nel Vco trovano accoglienza 310 migranti, nel dicembre dello scorso anno erano 550.Capitolo incidenti stradali: nel 2018 quelli mortali sono stati 7 su un totale di 474. In questo ambito è stato attivato un osservatorio che promuove iniziative di sensibilizzazione al rispetto del codice della strada. Sempre in tema di circolazione stradale, con il coinvolgimento di Anas e amministrazioni comunali e il contributo delle forze dell’ordine, si sta lavorando alla messa a punto di un piano di emergenza da applicare in caso di interruzione delle principali vie di collegamento del territorio.

Sicurezza ambientale

In corso di aggiornamento sono invece i piani di emergenza delle industrie a maggior rischio. Giovedì in prefettura si è svolta un’esercitazione per sperimentare quelli inerenti le procedure di allerta alla Vinavil di Villadossola e alla Hydrochem di Pieve

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