Una cerimonia e un libro per i 140 anni del tempio israelitico di Vercelli. Ieri (domenica 16) la sinagoga di via Foa ha ospitato un evento fortemente voluto dalla presidente della comunità ebraica vercellese Rossella Bottini Treves che per il 2018, tragico anniversario degli 80 anni delle leggi razziali, ha voluto celebrare un altro traguardo che ha il sapore della speranza. Quello dei 140 anni della sinagoga: «Il nostro tempio - ha detto - è stato edificato con un’idea di emancipazione, poi le cose sono andate diversamente, ma noi oggi siamo ancora qui».

Dopo anni di progetti e lavori, il 18 settembre 1878 venne inaugurato un simbolo dell’ebraismo piemontese.Quella di Vercelli è infatti considerata una delle più belle sinagoghe italiane, nata dalla volontà della comunità vercellese di affermare la propria libera presenza sul territorio. Ieri, a distanza di quasi un secolo e mezzo, la cerimonia condotta da rav Elia Enrico Richetti, rabbino di riferimento di Vercelli insieme con rav Alberto Moshe Somekh di Torino.

Ad inframezzare gli inni cantati diversi interventi, tra cui quelli del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi di Segni e del presidente della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Dario Disegni che ha lanciato l’allarme per «il riproporsi virulento di razzismo e antisemitismo in Europa ed Italia: fenomeni che si possono combattere soprattutto con la cultura». Per l’anniversario è stato pubblicato anche il volume « 1878-2018 Il Tempio Israelitico di Vercelli».

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