Riutilizzare i beni confiscati alla mafia, a fini sociali. È l’obiettivo della Regione tramite un bando ad hoc di cui sono stati resi noti i risultati. Parliamo di 8 Comuni piemontesi assegnatari di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata che riceveranno un contributo per favorirne il riutilizzo a fini sociali: Torino, San Sebastiano da Po, Coazze, Nichelino, Cuorgnè, Gifflenga, Gattinara e Borgomanero.

Dalla Regione ricordano che il bando era stato emanato lo scorso settembre in attuazione della legge n.14/2007 “Interventi in favore della prevenzione della criminalità e istituzione della Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Come in passato, si tratta di aiutare le comunità locali a restituire alla collettività immobili da utilizzare a fini sociali con particolare riguardo alle fasce più deboli della popolazione.

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Gli interventi

Torino otterrà 15 mila euro per “Performing Media Lab”, progetto che intende ristrutturare un immobile in Strada Altessano da destinare a spazio espositivo per giovani artisti e alla produzione di opere per l’abbellimento dello spazio urbano circostante. San Sebastiano da Po avrà 20 mila euro per l’intervento “Cascina Caccia - Bene del territorio”, da adeguare a sede di attività educative, laboratori di smielatura e gastronomia, accoglienza di rifugiati.

Coazze avrà 15 mila euro per l’intervento “Val Sangone Solidale”, che prevede di ristrutturare un immobile da destinare a soluzioni di emergenza abitativa. Nichelino otterrà 15 mila euro per realizzare la Casa dei Diritti - Centro di legalità. Cuorgnè avrà 16 mila euro per sistemare un immobile in località Cascinette da destinare a soluzioni di convivenza in autonomia tramite l’Associazione di Mastro Pietro & C. Onlus. Gifflenga avrà 10 mila euro per il recupero di un’area da destinare a centrale operativa della Protezione civile dell’Unione dei Comuni tra Baraggia e Bramaterra.

Gattinara otterrà 30 mila euro per l’intervento “Una casa per mamma e papà”, che prevede di riqualificare un immobile da destinare a soluzioni di emergenza abitativa con particolare riguardo ai genitori separati. Borgomanero avrà 29 mila euro per recuperare l’edificio Torretta e destinarlo ad attività di aggregazione e socializzazione.

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