Associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, al falso, al riciclaggio e alla truffa al Sistema Sanitario Regionale da quasi un milione e 400 mila euro. Con queste accuse rischia il processo il leader romano di «Forza Nuova», Giuliano Castellino, 41 anni, coinvolto due giorni fa nell’aggressione a Federico Marconi e Paolo Marchetti, cronista e fotografo del settimanale «L’Espresso». Insieme a Castellino, considerato il «promotore dell’associazione» sono coinvolte e rischiano il rinvio a giudizio altre 7 persone tra cui anche Giorgio Mosca, 59 anni, titolare - come Castellino - di punti vendita di integratori alimentari per soggetti affetti da celiachia. Secondo le indagini dei carabinieri, coordinate dalla procura di Roma, sia Castellino, titolare del punto vendita Celiachia World, sia Mosca, proprietario della Bio Gluten e di Celiachia e Benessere, avrebbero «taroccato» migliaia di buoni: le pezze di appoggio per le forniture di alimenti gluten-free a migliaia di falsi celiaci. A tutti e 8 gli indagati i pm hanno notificato il 415 bis, atto che di norma precede la richiesta di rinvio a giudizio.

L’inchiesta: «I buoni fotocopia»
L’indagine dei militari dell’Arma, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Alberto Pioletti, è partita a novembre 2017 quando i dirigenti di quattro diverse Aziende sanitarie locali, alla luce dei documenti palesemente falsi consegnati dagli indagati, hanno deciso di sporgere denuncia. «I buoni pasti venivano presentati in fotocopia, con lo stesso codice a barre, con modifiche eseguite a penna e non stampate», si legge nell’ordinanza di custodia cautelare che aveva mandato Castellino e Mosca agli arresti domiciliari. Tra l’altro i buoni «tarocchi» spesso presentavano «incongruenze tra l’età del paziente e il codice fiscale» e timbri e numerazioni apparivano «difformi dagli originali». A Castellino è inoltre contestato un episodio di corruzione in concorso con Francesco Altomonte, dipendente di una cooperativa ma in servizio alla Asl, che «accettava da Castellino, legale rappresentante della “Celiachia World”, la promessa di ottenimento di somme di denaro in cambio di informazioni e di assistenza per ottenimento dal Servizio Sanitario Regionale dei rimborsi derivanti dai prodotti senza glutine».

I precedenti di Castellino
Non è il primo arresto per Castellino. Il leader romano di «Forza Nuova», braccio destro di Roberto Fiore, ha aggredito due giorni fa al Verano due giornalisti dell’Espresso «colpevoli», secondo lui, di fare video nel giorno dell’anniversario della morte dei militanti di Fronte della gioventù e Movimento sociale italiano, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, uccisi davanti alla sede di Acca Larentia il 7 gennaio 1978. Non solo. Castellino è stato anche mandato a processo lo scorso 25 maggio con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale per aver picchiato, il 23 agosto scorso, alcuni agenti della Digos. Quel giorno aveva guidato una protesta contro il quotidiano della Cei Avvenire «reo» di difendere i migranti che a pochi metri di distanza venivano sgomberati dall’immobile di via Curtatone. Il leader di «Roma ai romani» è stato processato anche per gli scontri contro la polizia del 21 febbraio 2017.

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