Un fermo richiamo ad opporsi a «tutti i fondamentalismi che sono portatori di violenza e generatori di miseria materiale e morale» è stato pronunciato questa mattina nella Basilica di San Pietro dal segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. Il porporato ha celebrato l’ordinazione episcopale del nuovo nunzio in Pakistan, monsignor Christophe Zakhia El-Kassis, prelato libanese finora in servizio alla Segreteria di Stato. 

Occorre «fare delle diversità occasione di ascolto e reciproca stima» affinché siano «sconfitti i fondamentalismi, portatori di violenza e generatori di miseria intellettuale e morale», ha detto Parolin nella sua omelia. In Pakistan, ha aggiunto rivolgendosi a monsignor El-Kassis, «troverai una popolazione in larga parte musulmana, con minoranze cristiane e tra queste quella cattolica alla quale dovrai portare particolare vicinanza, la vicinanza del Papa a queste persone, nostri fratelli e sorelle nella fede, e sostenerle e incoraggiarle».

Il cardinale ha ricordato anche la chiamata di ogni Nunzio ad essere «pastore e diplomatico, a promuovere e intensificare canali di conoscenza, incontro e dialogo tra differenti credi religiosi e diverse componenti della società». Infine ha pregato perché la Chiesa sia «preservata da divisioni e lacerazioni».

Monsignor Christophe Zakhia El‑Kassis è nato a a Beirut, in Libano, il 24 agosto 1968, è stato ordinato sacerdote il 21 maggio 1994. Ha scelto come motto episcopale: “Scis Domine, quia amo te! – Signore, tu conosci tutto, tu sai che ti voglio bene”. È entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede il 19 giugno 2000 ed ha prestato la propria opera presso le nunziature apostoliche in Indonesia, Sudan, Turchia e nella sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato. Conosce l’arabo, il francese, l’italiano, l’inglese, l’indonesiano, lo spagnolo, il tedesco.

I commenti dei lettori