Hai voluto la bicicletta? Ora, se sei a Roma, pedala. E vincerai un bonus in denaro, l’ingresso a teatro, l’entrata in un museo o un biglietto per il bus e la metro. Certo quest’ultimo non sembrerebbe un grande premio per i romani che devono combattere con mezzi di trasporto allo stremo (altri due autobus a fuoco nelle ultime ore) e metropolitane chiuse o con scale mobili non funzionanti un giorno sì e uno no (la stazione di Repubblica in cui a ottobre rimasero feriti i tifosi del Cska Mosca, fra l’altro, è ancora offlimits). Ma è comunque un incentivo per promuovere nella Capitale gli spostamenti a impatto zero scegliendo le due ruote, rigorosamente non a motore. Il Campidoglio sta infatti studiando un sistema per incoraggiare, e per l’appunto premiare, i ciclisti metropolitani.

«E’ qualcosa di assolutamente dirompente e innovativo, che si andrebbe a inserire all’interno di un sistema di valorizzazione e attenzione dell’amministrazione alle due ruote - ha spiegato Enrico Stefàno presidente della commissione capitolina Trasporti-. Stiamo valutando cosa offrire in cambio, se una remunerazione economica, biglietti del teatro, dei musei civici o, per incentivare l’intermodalità, biglietti per il trasporto pubblico. Inizieremo anche a quantificare di quante risorse avremmo bisogno: il sistema di incentivi potrebbe partire ad inizio 2020».

Il sistema “pedala e vinci” potrebbe far guadagnare decine di euro
La tecnologia usata dovrebbe essere quella brevettata dalla start up Pin Bike, la stessa già attiva a Bari dove il “pedala e vinci” è stato introdotto di recente dal sindaco Antonio Decaro. Era stato proprio lui a battezzare l’iniziativa a inizio gennaio sui social: «Il nuovo anno si apre con un regalo per tutti i baresi amanti della bicicletta», aveva scritto augurando ai suoi concittadini un 2019 sul sellino. Nel capoluogo pugliese si rimborsano fino a 25 centesimi a chilometro, così come previsto a Cesena.

Nella Città eterna, viste le distanze, si potrebbero raccogliere dei piccoli tesoretti di mobilità sostenibile. Facendo qualche conto si potrebbe arrivare a guadagnare anche 60 euro al mese ponendo una decina di chilometri al giorno fra casa, lavoro e dintorni con bonus quotidiani di 2 euro e più.

I premi ciclo-capitolini ancora peró non sono stati individuati con esattezza: dipenderà tutto dal grado di fattibilità del progetto e dai fondi a disposizione per avviarlo. Aderire al programma sarebbe abbastanza semplice: basterebbe installare sulla bicicletta un rilevatore che rende tracciabile i percorsi con un gps collegato a un’app sullo smartphone. Potrebbe esserci anche la possibilità di usufruire di buoni spesa, da utilizzare attraverso dei codici negli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa.

I commenti dei romani: “Un bonus anche per i disservizi del trasporto pubblico”
In attesa che il sistema degli incentivi decolli, o meglio inizi a pedalare, nella pagina Fb di Stèfano si leggono commenti favorevoli e non. C’è chi propone «dei rimborsi per chi paga biglietti o abbonamenti ai mezzi pubblici e subisce continui disservizi». E chi sottolinea la necessità di maggiore attenzione per chi usa le due ruote: «Bene il bonus ma per incentivare veramente l’utilizzo della bici per andare al lavoro è necessario coinvolgere i datori di lavoro obbligando le imprese pubbliche e private con più di 15 dipendenti a dotarsi di spogliatoi e spazi per il ricovero protetto delle bici. In cambio -si suggerisce- potranno avere sconti per esempio sulla tariffa rifiuti. Farlo costa veramente poco non ci sono appalti da fare e il risultato sulla vivibilità della città sarebbe notevole». Qualche giorno fa sempre sui social l’assessore aveva annunciato l’arrivo di «oltre 425 milioni di euro per le linee metro A e B di Roma». «All’orizzonte abbiamo metro sicure ed efficienti, treni in orario, binari messi a nuovo, adeguamento della reti elettriche, gallerie e banchine delle stazioni ripulite e rinnovate », si legge nel post.

A Roma 240 chilometri di piste ciclabili, spesso non in ottime condizioni
Tornando alle due ruote, la giunta Raggi ha sempre puntato a incrementare l’utilizzo delle piste ciclabili (240 i chilometri riservati in tutta Roma, oltre 100 all’interno di aree verdi) anche se queste ultime spesso non brillano per decoro e funzionalità non essendo sempre in ottime condizioni. Per esempio in viale della Moschea, sul Lungotevere Castello o a Tor di Valle, dove c’è un’interruzione per i lavori della costruzione del nuovo stadio. E sulla Nomentana, con un cantiere in piedi per oltre un anno. Fra le ultime arrivate quella realizzata (e contestata dai residenti) in via Tuscolana a un passo dagli studi di Cinecittà. Fra i progetti la nuova viabilità in zona San Giovanni, fra piazzale Appio e via Taranto dove dopo lunghe attese è stata ultimata la stazione della metro C: previste diverse ciclabili e in largo Brindisi un bike park, ovvero un parcheggio coperto e controllato per 40 bici.

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