Un attacco suicida ha fatto strage di Guardiani della rivoluzione nella provincia del Belucistan, nell’Est dell’Iran. Il kamikaze ha colpito un pullman che trasportava i Pasdaran e l’ha sventrato. Almeno 20 militari sono rimasti uccisi, altre decine sono stati feriti.

L’agenzia Fars ha precisato che l’attentato è stato condotto in una strada fra le città di Zahedan e Khash, vicino al confine con il Pakistan. E’ una zona dove operano gruppi jihadisti sunniti delle minoranza balochi, che vive anche dall’altro lato della frontiera. L’area è anche una zona di traffici di droga, una via di transito dell’eroina raffinata in Afghanistan e diretta sui mercati mediorientali ed europei

Quello di questo pomeriggio è l’attacco più grave contro i Pasdaran dal 28 settembre, quando un commando di jihadisti e separatisti arabi ha fatto strage di militari e civili durante la parata per la Settimana sacra della Difesa nella città di Ahvaz. In quella occasione sono morte trenta persone. Le minoranze sunnite araba e belochi si sentono discriminate dal governo centrale, dominato dai religiosi sciiti. In questi giorni l’Iran festeggia i 40 anni delle Rivoluzione che portò alla fine del regime dello scià e all’instaurazione della repubblica islamica.

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