«Lottate, lottate, lottate per conservare il vostro lavoro». Quasi un mantra quello consegnato oggi da Papa Francesco ai giornalisti dell’agenzia di stampa Askanews che, come ha detto, «attraversano un momento di difficoltà». 

Presenti in circa una quarantina in Aula Paolo VI per l’udienza generale del mercoledì, insieme a familiari e amici, i giornalisti vivono da oltre un anno una grave crisi a causa di una trattativa che sta mettendo a serio rischio il futuro stesso dell’agenzia di stampa, che negli anni si è fatta riconoscere e apprezzare per la sua qualità e serietà. 

In particolare nei giorni scorsi, dopo molti anni di duro lavoro e di sacrifici da parte dei dipendenti, la società che fa capo al gruppo editoriale dell’imprenditore cattolico Luigi Abete ha deciso di procedere unilateralmente con una richiesta di Cassa integrazione al Ministero, confermando 27 esuberi e respingendo le diverse proposte presentate dalla delegazione sindacale. Tutto questo si è sommato all’avvio a fine dicembre di un concordato preventivo che ha già privato di due mesi di stipendio i giornalisti della testata, erede della storica Agenzia della Stampa Cattolica Associata (Asca).

L’incontro di oggi con Papa Francesco è stato quindi un momento per riprendere fiato e riacquistare un po’ di coraggio e di speranza nel futuro. Bergoglio ha salutato personalmente il gruppo di giornalisti al termine dell’udienza, stringendo le loro mani e accarezzando i bambini presenti. Ad uno in particolare che gli consegnava un disegno ha detto: «L’hai fatto tu? Sei bravo, eh!».

Poi ha pronunciato parole di sincero incoraggiamento: «So che rischiate il posto di lavoro», ha detto. «Prego per voi, vi accompagno in questo momento: lottate, lottate, lottate per conservare il vostro lavoro». Francesco ha suggellato il breve incontro con la sua benedizione e una preghiera a San Giuseppe lavoratore, perché «vi aiuti in questo momento».

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