Dalla prossima Quaresima la diocesi del Papa organizzerà un percorso di catecumenato permanente per accompagnare al matrimonio i futuri sposi cristiani e per continuare a seguirli anche dopo le nozze. Ad annunciarlo nella basilica di Santa Sabina all’Aventino è stato giovedì sera, durante la celebrazione di San Valentino, il cardinale vicario di Roma Angelo De Donatis. I nuovi corsi di preparazione alle nozze saranno inseriti tra le iniziative diocesane in vista dell’Incontro mondiale delle famiglie che nell’estate 2021 si terrà proprio nella Città eterna

«Presenterò nei prossimi giorni il progetto al Pontefice», ha detto il cardinale De Donatis nell’omelia della messa officiata per fidanzati e animatori della pastorale familiare. L’iniziativa, ha spiegato il porporato, risponde alla sollecitazione contenuta nell’esortazione apostolica Amoris laetitia, in particolare laddove Francesco raccomanda di privilegiare «la qualità alla quantità» nei servizi di accompagnamento per le neo-coppie e invita a porre sempre al primo posto il kèrygma, l’annuncio del Vangelo. Saranno non solo i sacerdoti ma anche le famiglie della comunità ad affiancare i futuri sposi senza interruzione in un cammino «ben strutturato» che riguarderà «la preparazione, la celebrazione e i primi tempi successivi alle nozze». 

In linea con lo stile di condivisione e di misericordia evangelica, la missione della pastorale familiare sarà quella di promuovere e coordinare occasioni di «comprensione, incontro e accoglienza». La mobilitazione di «energie e proposte» che durerà dalla Pasqua 2019 a quella del 2020 attraverso il coinvolgimento di parroci, diaconi permanenti, famiglie e operatori di pastorale familiare che hanno già preso parte ai corsi di formazione promossi dalla diocesi di Roma e dalla Rota Romana su matrimonio e famiglia. L’obiettivo è rinnovare i percorsi di preparazione al matrimonio, «aggiornando la proposta ai giovani che si avvicinano al sacramento», ha precisato De Donatis. Dunque seminari e ritiri di preghiera insieme con animatori, sacerdoti, coppie sposate di consolidata esperienza familiare ed esperti di discipline psicologiche. 

La lezione di Papa Francesco, infatti, è che troppi giovani, di fronte alle prime difficoltà, evidenziano fragilità «da ricercare non solo in una immaturità nascosta e remota esplosa improvvisamente, ma soprattutto nella debolezza della fede cristiana e nel mancato accompagnamento ecclesiale». Un vuoto pastorale descritto nell’esortazione Amoris laetitia che determina in tante coppie una tardiva presa di consapevolezza. E così, avverte il Papa, «quando si rendono conto di non aver compreso pienamente quello che andavano ad iniziare», scoprono paure e inadeguatezze che determinano la crisi della relazione. Da qui la necessità di un catecumenato permanente per il sacramento del matrimonio. 

Sull’altare con il cardinale vicario alla celebrazione di San Valentino per i fidanzati nella basilica di Santa Sabina all’Aventino, monsignor Andrea Manto, direttore del Centro diocesano per la pastorale familiare. «Appena è stata annunciata a Dublino l’assegnazione a Roma dell’Incontro mondiale delle famiglie in Vicariato ci siamo organizzati per far diventare la preparazione di questo evento un cammino di crescita per la diocesi - spiega a Vatican Insider monsignor Manto -. L’incontro avverrà nell’estate del 2021 e si articolerà com’è tradizione in momenti di preghiera, celebrazione e riflessione. Sarà anche una festa ma soprattutto l’occasione per accogliere e confrontarsi. Già adesso da santuari mariani e diocesi italiane ci stanno contattando per predisporre cammini di avvicinamento all’appuntamento». 

Si inizierà da due parrocchie romane con équipe composte dal sacerdote e da coppie di animatori della pastorale familiare. «L’esortazione Amoris laetitia ha innescato un processo di rinnovamento e rilancio di ogni aspetto dell’accompagnamento dei futuri sposi: dalla formazione delle famiglie che si rendono disponibili a dare il loro contributo di esperienza all’offerta di servizi di ascolto e formazione spirituale - aggiunge monsignor Manto -. Per il catecumenato permanente sarà valorizzato l’apporto di movimenti laicali e associazioni tradizionalmente impegnate nella preparazione dei fidanzati al sacramento, in più saranno aperti centri di preghiera e spiritualità familiare nelle parrocchie e negli istituti e case religiose in collaborazione con l’Usmi diocesana, l’Unione delle Superiore maggiori». 

L’attenzione del Papa per la preparazione dei fidanzati e l’accompagnamento delle coppie giovani si tradurrà in un percorso che «inizia dal discernimento dei loro desideri e dalla scelta, fino alla scoperta della fede e del significato del sacramento». Inoltre, precisa Manto, «l’accompagnamento non si interromperà con la celebrazione delle nozze ma proseguirà nei primi anni di matrimonio». Sarà garantita, poi, «una rinnovata attenzione alle criticità nelle coppie e alle situazioni di difficoltà nella vita coniugale». Ai conviventi, alle persone separate e ai divorziati risposati sono programmati «incontri a cadenza mensile». Da loro è arrivata in Vicariato una particolare e accorata richiesta di aiuto spirituale. «Non saremmo caduti in certe trappole se avessimo ricevuto prima un accompagnamento spirituale. Prevenire è meglio che curare», è il senso delle sollecitazioni rivolte alla diocesi di Roma da chi vive in situazioni familiari di divisione o conflittualità. 

Tutto ciò in preparazione anche dell’Incontro mondiale delle famiglie dell’estate 2021 quando sarà la capitale italiana ad ospitare la decima edizione dell’evento che la Chiesa universale dedica ai nuclei familiari. Una scelta che interrompe l’alternanza tra i continenti rispettata fin dalla prima edizione. Dopo Milano nel 2012, Roma nel 2021 con approfondimenti che nella logica di Amoris laetitia investiranno a tutto campo argomenti, temi, problemi: pastorale, teologia, spiritualità, psicologia, politica, scienza, antropologia, economia, sociologia, sport, medicina. 

In Vicariato assicurano che la diocesi del Papa si farà trovare pronta dai 600mila pellegrini attesi, garantendo un alto livello di specializzazione e di qualità sia nell’organizzazione logistica sia nella definizione del calendario di iniziative. «È un’impresa di grande responsabilità e da Roma ci si attende giustamente il massimo - afferma Manto -. È stato istituito un tavolo di lavoro per definire luoghi, spazi, strutture adeguate». Già nel 1994 e nel 2000 Roma aveva ospitato l’Incontro mondiale delle famiglie. Un considerevole sforzo pastorale che, attraverso il catecumenato permanente, diventerà ora un impegno stabile e strutturale della diocesi del Papa.

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