Com’è possibile, oggi, scorgere la presenza di Cristo? Si riesce ad ascoltare la sua voce tra i mille rumori che ci sovrastano? Com’è possibile dialogare con Dio? “Parlami forte. Giovani in cerca della voce di Dio”, l’ultimo libro di Alessandro Cristofari, offre un «accompagnamento spirituale, un aiuto per vivere la quotidianità con consapevolezza e responsabilità», sia affrontando e riconoscendo i propri limiti sia ringraziando per i doni ricevuti.

«Per ascoltare Gesù c’è bisogno di mettere a tacere - spiega Cristofari - il mondo attorno a noi. Il rumore della vita quotidiana copre, infatti, la voce sottile con cui la bellezza ci chiama a conoscerla e a dialogare con lei per ammaestrare il nostro cuore». Nell’epoca dei social è difficile isolarsi per ricercare «il Dio nascosto che risponde solo nel silenzio». Questo lavoro si rivolge soprattutto ai giovani. «Sono chiamati a prendere coscienza che silenzio e dialogo non sono in contraddizione, ma rappresentano l’unico modo per scoprire se stessi alla luce del rapporto con Gesù, perché Dio li ama, li cerca, vuole parlare con loro e ascoltarli».

Sono tanti anche gli interrogativi aperti. «I giovani chiedono a Dio di parlare sempre più forte e di dare una risposta alle loro tante domande, ma la forza del messaggio evangelico non si misura dal rumore che genera». In «Due chiacchiere con Gesù» l’autore si immedesimava con il lettore e lo aiutava a trovare la frequenza giusta, a entrare in sintonia con i versetti del Vangelo, puntando sul dialogo. In questo nuovo testo, si fa compagno di viaggio del giovane impegnato che vuole crescere, maturare, scegliere e decidere. «I due libri formano un binomio su Dio e sul rapporto di ognuno di noi con Lui. Possiamo diventare amici di Cristo se coltiviamo un dialogo quotidiano con Lui, perché l’amore e l’amicizia crescono solo se si investe del tempo».

Il volume intercetta tutta l’esistenza di una persona dal suo desiderio di Assoluto ai legami con gli altri. Nella bisaccia del pellegrino, prima di partire in questo viaggio spirituale, è bene «non mettere il cellulare; con il “Signore al fianco”, ci si può staccare da tutto, lasciando accese solo due cose: la testa e il cuore». Attraverso alcune parole chiave (amicizia, purezza, virtù, preghiera, fede, eucaristia...), Cristofari propone delle riflessioni sull’esistenza. Valorizza i talenti, perché «scoprirsi unici agli occhi di Dio fornisce di senso il vivere quotidiano. Sentirsi figli di Dio apre il cuore». Mette in guardia dalle dipendenze e invita a utilizzare bene il tempo, il che «non significa solo riempirlo».

Se la santità si compone di atti eroici, «uno degli eroismi che chiede a ciascuno è quello di svolgere bene i propri doveri». Mette in guardia dal rischio di avere una doppia vita (non è possibile per un cristiano autentico). È fondamentale restare umili, specie in un’epoca come la nostra che ci porta a ignorare gli altri. Per fare ciò, va messa al centro la spiritualità, ma «la sola vita di preghiera senza amore per Dio e per gli altri non conta niente». L’esistenza, parafrasando l’autore, è davvero qualcosa di più di un videogioco o di una serie tv. È bene ricordare quello che disse Giovanni Paolo II alla Gmg del 2000: «È Gesù che cercate quando sognate la felicità».

“Parlami forte. Giovani in cerca della voce di Dio” di Alessandro Cristofari - La fontana di Siloe, pp 108, 10 euro

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