Migliorare la vita dei pendolari intervenendo sulla rete ferroviaria. È questo l’obiettivo del piano di investimenti da 14,65 miliardi di euro che saranno stanziati entro il 2025 da Rete Ferroviaria Italia, che fa parte del Gruppo FS Italiane, sulla rete ferroviaria lombarda. I soldi saranno destinati a interventi infrastrutturali e tecnologici che coinvolgeranno i 1733 chilometri di rete che Rfi gestisce nella regione. “Il piano che presentiamo è massiccio e non si è mai verificato prima”, ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. E ha aggiunto: “Siamo riusciti a ricostituire un rapporto collaborativo e proficuo e che ha portato a affrontare il tema dei trasporti in Lombardia in modo proficuo che ci ha consentito di affrontare il capitolo trasporti in modo complessivo consentendoci di chiudere il cerchio. Miglioreranno in maniera sostanziale il modo di viaggiare dei nostri pendolari”. Anche il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha commentato positivamente, in una nota, il piano: “L’impegno da 14,65 miliardi dimostra ancora una volta l’attenzione del Governo per il trasporto ferroviario, a partire da quello regionale: gli investimenti serviranno a aumentare i servizi offerti, renderli più regolari e più accessibili, sempre nell’ottica di migliorare le condizioni di viaggio di chi usa il treno, in primis i pendolari”.

Il piano è stato realizzato da Fs con Regione Lombardia e, come hanno spiegato l’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti e il direttore generale di Rfi Maurizio Gentile, “vedrà uno stanziamento di fondi ripartiti in 10,9 miliardi per i raddoppi dei binari (ad oggi ci sono 850 km a doppio binario e i restanti a binario unico, ndr) e 3,75 miliardi in tecnologia e aggiornamenti delle infrastrutture”. Un piano industriale che, secondo Battisti, “inciderà tra lo 0,7 per cento e lo 0,9 per cento del Pil” e sarà quindi una “leva per la crescita economica e lo sviluppo del paese”.

Per quanto riguarda gli interventi tecnologici, che come ha detto Gentile “si realizzano su infrastrutture già esistenti, si fanno rapidamente e danno benefici in tempi brevi”, questi riguarderanno soprattutto la sostituzione di vecchi apparati statici – cioè scambi e segnali di una stazione – che saranno sostituiti con sistemi di ultima generazione di maggiore affidabilità.

Quasi 11 miliardi dei 14,6 previsti saranno destinati alle infrastrutture con il rafforzamento di alcune tratte di pendolari, come la Ponte San Pietro-Bergamo-Montello, il raddoppio della Codogno-Cremona-Mantova ed il completamento della Milano-Mortara, il potenziamento della Gallarate – Rho, il quadruplicamento della Tortona – Voghera e della Milano Rogoredo – Pavia, la velocizzazione della Milano – Genova, oltre che la realizzazione dell’AV Brescia – Verona e il percorso progettuale per avviare la costruzione di un secondo ponte a Paderno d’Adda. Importante sarà soprattutto il nuovo collegamento ferroviario con la stazione dell’aeroporto di Orio al Serio, sia da Bergamo che da Milano: nel primo caso si raggiungerà lo scalo in dieci minuti, mentre da Milano servirà un’ora. Il progetto di c-partirà a marzo 2021 per concludersi entro dicembre 2023.

Altri interventi sono previsti sul fronte dei passaggi a livello: dei 4500 presenti in tutta Italia, 600 sono in Lombardia. Di quesi 100 sono pubblici e il piano del Gruppo FS Italiane prevede appunto che ne vengano soppressi 110, per un costo totale di 110 milioni di euro. Infine, il ‘piano stazioni’ che verranno trasformate: saranno abbattute le barriere architettoniche, saranno potenziati i sistemi di informazione al pubblico e sarà migliorata l’accessibilità al treno. “Tra il 2018 e il 2022 sulle stazioni investiremo 150 milioni di euro”, hanno spiegato dal Gruppo FS Italiane.

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