Sono 45 i minatori intrappolati in una miniera d’oro a Gbanipean, in Liberia, dopo una frana devastante che ne ha chiuso l’entrata. Per giorni i soccorritori hanno scavato, anche a mani nude, per liberarli. Finora sono stati recuperati diciassette cadaveri, mentre i sopravvissuti sono una decina e sono stati sottoposti a cure mediche per ossa rotte e disidratazione.

La tragedia ha portato il governo ad indire una giornata di lutto nazionale lo scorso lunedì 18 febbraio. Al cordoglio generale si è aggiunto quello di Papa Francesco, il quale ha espresso la propria solidarietà al Paese africano con un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, indirizzato al vescovo Anthony Fallah Borwah di Gbanga.

Nel testo, il Pontefice si dice «profondamente rattristato di conoscere dei feriti e delle vite perse causate da una frana a Gbanipea» ed «esprime dal profondo del cuore solidarietà con voi e con quanti sono colpiti dalla tragedia». Infine Francesco eleva a Dio una preghiera «per quanti hanno seppellito i propri cari e il personale di emergenza che assiste le vittime» e «su tutti invoca le divine benedizioni di forza e guarigione».

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