L’agricoltura e il mondo dei giovani, un connubio che funziona e che potrà essere vincente in futuro se le nuove generazioni saranno dotate degli strumenti giusti. È una vera e propria iniezione di fiducia quella che il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio ha rivolto ieri agli studenti dell’istituto Agrario, la prima tappa della sua visita a Vercelli in occasione dell’inaugurazione della 42a Fiera in Campo. Centinaio ha prima parlato di fronte a una platea di potenziali imprenditori, una parte dei 55.000 titolari di aziende agricole under 35 anni esistenti in Italia; successivamente, nel polo fieristico di Caresanablot, ha parlato invece ai loro «padri» affrontando il tema della Pac 2021-2027, al centro della tavola rotonda inaugurale di Confagricoltura, di dazi e di futuro del comparto.

Ad accompagnarlo tra i ragazzi dell’Agrario c’erano il parlamentare leghista Paolo Tiramani, il presidente della Provincia Carlo Riva Vercellotti, il presidente di Confagricoltura Vercelli-Biella Giovanni Perinotti (con il componente di giunta Luca Brondelli di Brondello) e la referente della scuola Lella Bassignana: «Fino a qualche tempo fa parlare di agricoltura non era di moda, si lasciava la campagna per andare in città - ha raccontato il ministro davanti alla giovane platea -. Ora, invece, l’Italia è lo Stato europeo con più imprenditori agricoli sotto i 35 anni: lavorare in questo campo non è solo sudore e sacrifici, ma anche tante soddisfazioni».

Se da un lato i ragazzi possono sfruttare le nuove tecnologie e la globalizzazione per avere successo nel settore dell’agroalimentare, le istituzioni devono però fare la loro parte: «Il ministero ha chiesto agli istituti un parere su un accompagnamento post-diploma - ha sottolineato Centinaio -. Lo abbiamo fatto con il turismo, possiamo farlo anche con il settore agricolo. Vogliamo dare un’opportunità a chi ha deciso di investire il proprio futuro nell’agricoltura, nel turismo e nell’enogastronomia, perché possiamo invadere mercati che fino a pochi anni fa sembravano fantascienza, ad esempio la Cina».

Il ministro ha anche raccontato agli studenti dell’Alberghiero di Trino i contenuti degli accordi appena siglati con la Federazione cuochi e con la Federazione italiana gelatieri, che diventeranno ambasciatori dell’Italia nel mondo. Dal suo canto, la scuola ieri ha avanzato anche una serie di richieste al ministro, come la ricostituzione dell’Osservatorio per l’imprenditorialità in agricoltura oltre a una valorizzazione degli istituti agrari più innovativi.

Centinaio si è poi spostato in sala Monte Rosa per il convegno inaugurale della Fiera in Campo, dove ha parlato di Pac e del ripristino dei dazi doganali per il riso da Cambogia e Myanmar, concessi per il prossimo triennio dalla Commissione Europea. Ad accoglierlo c’erano il presidente di Anga Vercelli-Biella Giorgio Greppi e il presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti: «L’Europa ci ha lanciato una sfida per i prossimi tre anni - ha detto davanti alla platea -. Se il mondo del riso non riesce a sfruttarla, la prossima volta non concederà più nulla. Ora l’obiettivo è cercare di capire se possiamo aprirci verso altri mercati, ad esempio quello della Cina, altrimenti se li prenderanno altre Nazioni al posto nostro. La reintroduzione dei dazi è stato un lavoro di squadra, condiviso tra tutti: ministro, europarlamentari, aziende e associazioni di categoria». Ha poi concluso con la Pac: «Il nostro obiettivo è di lavorare affinché la nuova Politica agricola comunitaria aiuti e promuova l’agricoltura italiana ed europea. Non posso chiedere all’agricoltore di dimostrare più attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, se poi nello stesso tempo gli vengono tagliati tutti i contributi».

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

I commenti dei lettori