Anche in Russia oggi si scende in piazza per la difesa dell’ambiente. Il merito è di due ragazzini di 17 anni: Anastasia Shirobokova e Aleksey Zhurbitsky. Sono stati loro a contattare Greta Thunberg, prima su Instagram e poi sul sito ufficiale, e a organizzare anche in Russia il «Global Strike for Climate. I giovani russi sono riusciti a ottenere il permesso delle autorità per manifestare in due città: a Mosca e a Kirov.

Il movimento «Friday for Future» ha così una bandierina anche in Russia. «Prima - racconta Anastasia - il nostro Paese appariva come una grande macchia bianca sulla mappa delle proteste». L’evento principale è previsto stasera nella capitale, al Parco Sokolniki. «Abbiamo avuto l’autorizzazione per 300 persone, ma col sostegno di Greenpeace speriamo di riuscire ad attirarne più», spiega Aleksey. In Russia però si andrà regolarmente a scuola e all’università. «Non faremo uno sciopero di massa - dice sempre Aleksey - perché siamo troppo pochi. Ma daremo il nostro contributo per cambiare la coscienza ecologica di massa».

Il giovane studente sa che la questione ambientale è di massima importanza e sottolinea che è necessario un cambio di marcia, altrimenti sarà l’intera civiltà umana a essere a rischio. «Shakespeare - dice - è uno scrittore immortale. Ma se un giorno non ci sarà nessuno in grado di leggerlo, morirà anche lui». A proposito di letteratura, tra i simboli della loro protesta ecologica i giovani russi hanno scelto Cipollino, il personaggio nato dalla penna di Gianni Rodari: «Lo abbiamo scelto - racconta Aleksey - perché è piccolo ma deve fare i conti con una realtà ostile». Anastasia e Aleksey sono entrambi maturandi, si sono conosciuti la scorsa estate partecipando a un progetto di ecologia per le scuole. Adesso hanno le idee chiare sul loro futuro: vogliono laurearsi tutti e due in Scienze Ambientali.

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