“Il Bambino Gesù un Unicum nel panorama della Sanità. La natura giuridica dell’Ospedale” è il titolo del volume a cura di Rossana Ruggiero, edito da Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione in occasione dei  centocinquant’anni di storia del nosocomio vaticano.

Il libro sarà presentato a Roma il prossimo 27 marzo, alle 17.30, presso la Sala Marconi di Palazzo Pio. Dopo il saluto introduttivo di fra Giulio Cesareo, Ofm Conv., responsabile editoriale della LEV, interverranno Mariella Enoc, presidente del Bambino Gesù; monsignor Giorgio Corbellini, presidente dell’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica; monsignor Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru, segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi; Gian Piero Milano, promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano. L’incontro sarà moderato da Ignazio Ingrao, giornalista Tg1 – Rai.

 

Il volume, oltre a celebrare il centocinquantesimo anniversario, vuole ricordare i novant’anni decorsi dalla stipula del Trattato Lateranense dell’11 febbraio 1929, le cui disposizioni giocano un ruolo fondamentale nella disciplina delle cosiddette zone “extraterritoriali”, posto che l’Ospedale Bambino Gesù si trova in immobili che godono della relativa immunità.

«Ha ragione Rossana Ruggiero nel definire l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù un unicum nel panorama della sanità», afferma il professor Giuseppe Dalla Torre nella sua Prefazione al volume, spiegandone i molteplici fattori storici e giuridici. 

Le origini e la storia dell’Ospedale coincidono con il tramonto dello Stato Pontificio e si fanno spazio «in una Roma in cui il papato e la pietà cristiana avevano nei secoli intessuto una ricca rete di strutture ospedaliere».

Il valore dell’iniziativa della Famiglia Salviati – a cui si deve la fondazione del nosocomio nell’anno 1869 – risiede nella volontà di voler assistere in modo diretto i bambini ammalati, categoria che oggi come allora risulta essere una delle più deboli della società. La fondazione dell’ospedale non si configura solo come un’opera di carità cristiana ma è espressione dei sentimenti presenti nel cuore della sua fondatrice, la duchessa Jacqueline Arabella de Fitz-James Salviati.

 

    

 

 

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L’amore per i bambini e il desiderio di donare loro una possibilità di guarigione sono vivi anche in un’altra donna, Elena del Montenegro, che nel 1917 «in visita al Bambino Gesù, decise di affidare all’Amministrazione del nosocomio la colonia marina “Jolanda di Savoia” a Santa Marinella, già ricovero per bambini affetti da tubercolosi ossea e per i piccoli indigenti, accolti perché vi soggiornassero durante i mesi estivi» (pag. 20). Le donne che hanno lavorato a questo progetto d’amore, portando avanti l’opera di carità della Duchessa Arabella Salviati sono tantissime: religiose, dame della carità, madri e benefattrici. Le accomuna lo stesso spirito e il desiderio di fare del bene «a favore degli ultimi a testimonianza della presenza di Cristo nella propria vita, in quel luogo chiamato “Bambino Gesù”» (pag. 22). Rossana Ruggiero sottolinea come l’idea di missione alla base della nascita dell’Ospedale abbia sentito vicini i successori di Pietro a tal punto che, nonostante le dinamiche storiche del primo ventennio del 1900, presero nelle proprie mani l’istituzione benefica «perché divenisse cosa di questa Santa Sede» (pag. 23). Di questo parere furono papa Benedetto XV (1914-1922) e papa Pio XI (1922-1939). A quest’ultimo, come la storia insegna, si riconduce la sottoscrizione dei Patti Lateranensi e l’aver donato all’Ospedale il privilegio di “extraterritorialità”. Il rispetto della vita per essere a servizio della vita sono parte dei principi di coloro che da sempre operano per il Bambino Gesù. 

Il servizio alla vita operato nel corso del Novecento e un passato «in cui le donne hanno segnato la nascita e l’evoluzione affannosa dell’Ospedale dei bambini di Roma» (pag. 28) hanno portato papa Francesco nel 2015 a scegliere un’altra donna, Mariella Enoc, alla guida dell’Istituto e di un nuovo progetto di assistenza e cura: «la costruzione dell’Ospedale del futuro, che partendo dal Vangelo cura, assiste e porta speranza oltre le frontiere donando quanto possiede al mondo e accogliendo tutto quanto dal mondo proviene come richiesta d’aiuto» (pag. 29). Il volume di Rossana Ruggiero riporta alla luce «la dimensione valoriale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, la sua storia, la sua identità e le prerogative riconosciutegli dal Trattato con le interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali che a riguardo si sono succedute nel tempo» (pag. 10). La prima appendice contiene i brani originali tratti dal Diario delle trattative di Francesco Pacelli. Nella seconda appendice sono presenti, per la prima volta, «la storia della Fondazione del Bambino Gesù e la connessione e comparazione con l’Ospedale, il loro rapporto rispetto alla Santa Sede, allo Stato della Città del Vaticano e allo Sato italiano» (pag. 10).

    

 

 

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L’AUTORE

 

Rossana Ruggiero, laureata in Giurisprudenza con lode all’Università di Bari, opera nell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e nell’omonima Fondazione in qualità di legale. Nell’ambito del Master L’Ordinamento Giuridico e Finanziario Vaticano conseguito presso la Scuola di Alta Formazione in Diritto Canonico, Ecclesiastico e Vaticano della Libera Università Santissima Maria Assunta (LUMSA), ha iniziato a lavorare sulle fonti e sulla storia dell’Ospedale Pediatrico. I suoi interessi di studio e di ricerca riguardano, in particolare, la tutela del diritto alla salute dei minori, i diritti umani, contrattualistica e donazioni. 

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