Biella e Vercelli hanno un legame che parte dall’essere state una Provincia unica, passa dal riso alle zanzare e arriva fino al calcio. La foto che cristallizza il legame è quella della storica vittoria dell’Italia al Mondiale del ’38, in Francia: la mano del ct Vittorio Pozzo che si appoggia sul braccio del suo pupillo, Silvio Piola, alzando in cielo la Coppa Rimet. Una coppia da sogno a cui Biella e Vercelli hanno dedicato gli stadi cittadini. Questa fotografia, come molte altre, è esposta tra i cimeli della mostra «Un secolo di Azzurro», aperta ancora sabato (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18,30) e domenica (solo mattino) nell’ex chiesa di Santa Chiara, a Vercelli.

Un’esposizione che ripercorre la storia e le imprese della Nazionale di calcio e in cui le figure di Pozzo e Piola occupano un ruolo centrale. Tra le chicche le parole con cui Piola descrive il ct biellese nei suoi diari: «Un uomo di poche parole, che non ho mai visto sorridere, ma con un grande amore per la Patria. Parlava sei lingue e dei nostri avversari sapeva tutto». O ancora la lettera con cui Pozzo, dopo aver lasciato la Nazionale, viene «invitato» a seguire i Mondiali in Brasile come inviato de La Stampa, viaggio che verrà fatto via mare, con la Linea Costa, perché la paura di volare dopo la tragedia di Superga era ancora forte nei giocatori e nelle loro famiglie. Gli organizzatori della mostra assicurano che «ci piacerebbe molto portarla anche nel Biellese, riservando ancora più spazio al ct Pozzo, a cui è dedicata». Speriamo che l’appello non cada nel vuoto...

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

I commenti dei lettori