La porta della Santa Sede è «aperta» per il presidente cinese Xi Jinping, a Roma, questa settimana (21-23 marzo): lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, a margine della cerimonia per i 150 anni dell’Ospedale Bambino Gesù.

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«Da parte della Santa Sede si è sempre manifestata e si continua a manifestare disponibilità», ha detto il porporato interpellato dai giornalisti, «gli incontri avvengono quando due disponibilità si mettono insieme». Quanto agli impegni del capo di Stato cinese con le autorità italiane, «normalmente quando dei capi di Stati vengono in Italia si distinguono sempre i momenti, c’è il momento della visita in Italia e po, terminata quella, prima o dopo c’è la visita in Vaticano, quindi di per sé sono due momenti distinti da un puntio di vista procedurale». La vostra porta è aperta? «Ecco, lei ha detto giusto», ha risposto il porporato.

I cronisti hanno domandato al cardinale Parolin un commento sull’attualità italiana e, in particolare, sulla nave Mare Jonio della ong bloccata a largo di Lampedusa senza poter sbarcare i 50 migranti naufraghi che ha salvato in acque internazionali nella giornata di ieri. «Spero – ha commentato il Segretario di Stato – che queste emergenze non capitino più e si trovino le modalità di venire incontro a queste necessità e qunindi non si ripresentino pıà ma ci siano maniere e procedure umane per trattare questi casi, questo è il mio auspicio».

 

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