Insieme contro il razzismo e contro tutte le forme di intolleranza. Italiani e stranieri, adulti e bambini. Soprattutto i piccoli saranno i grandi protagonisti dello spettacolo «Non sono razzista ma...» proposto domani - mercoledì 20 marzo - alle 21 al teatro Sociale di Omegna. Sul palco giovani richiedenti asilo del gruppo Enfants du monde social club che canteranno canzoni del loro Paese, racconteranno le loro esperienze con a fianco i coetanei italiani. Una singolare esperienza che sta già coinvolgendo gli alunni della scuola primaria della sezione Montessori dell’istituto comprensivo «Beltrami». Il progetto è seguito da Sonia Coluccelli.

«I bambini hanno già cantato in altre occasioni e gli organizzatori della serata contro il razzismo ci hanno chiesto di partecipare allo spettacolo - dice Coluccelli -: per fare in modo che arrivino preparati e possano cogliere il senso di ciò che sono chiamati a fare, in questi giorni stanno dipingendo le magliette che porteranno sulla scena».

Il tema affrontato quest’anno a scuola è stato l’abbattimento dei muri, fisici e morali. «E’ un muro - prosegue Sonia Coluccelli - anche la paura, l’insicurezza, la rabbia, il pregiudizio». Un lavoro complesso, di crescita, che i ragazzi stanno facendo con entusiasmo. «Omegna ha alle spalle una lunga tradizione di conoscenza dell’altro, di accoglienza, che risale al 1800 - aggiunge il dirigente scolastico Alberto Soressi -. La scuola non può non essere presente, essere accogliente». Nelle scuole di Omegna la presenza di studenti di origine straniera è inferiore al venti per cento, meno che in altre zone d’Italia. Ma un problema che sta emergendo in questo periodo è quello dei bambini «di passaggio». Ovvero ragazzi le cui famiglie si fermano nel Cusio per brevi periodi in attesa di andare all’estero. Problemi di lingua, in modo particolare, complicano la pur breve permanenza sui banchi di scuola, ma nessuno di loro a Omegna si sente escluso.

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