Tre condanne al tribunale di Biella nel processo nato dall’inchiesta Alto Piemonte sulle infiltrazioni della ’ndrangheta nel Nord-Ovest. Il 77enne Antonio Raso, ritenuto boss della locale di ’ndrangheta di Santhià, è stato condannato a 14 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso e per tre episodi di estorsione. Otto anni è la condanna per Angelo Di Corrado, commercialista e consulente del lavoro imputato di estorsione e di concorso esterno in associazione mafiosa perché ritenuto il tramite tra la cosca Raso e il mondo bancario e imprenditoriale. Il bosniaco Suvad Operta, 39 anni, ritenuto un «braccio operativi» della cosca, è stato infine condannato a sette anni e 27 mila euro di multa.

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