«Al netto della condanna totale» del pane calpestato «noi rileviamo tensioni sociali dove ci sono i campi i rom. I campi rom vanno chiusi e non possiamo dire ai sindaci d’Italia occupatevene voi con le vostre risorse. Ma non le devo fare io da ministro dello Sviluppo Economico, lo deve fare il ministro dell’Interno. Il percorso immaginabile è quello dell’integrazione per chi è italiano e ricollocamenti per chi non lo è». Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio, ospite di «Che tempo che fa».

“Alle europee 5 capilista donne”
«La mia intenzione è nominare i 5 capilista tra eccellenze nella scienza, nell’università, nell’imprenditoria, e dopo il dibattito che ho visto al Congresso di Verona sulla donna ho deciso che i capilista saranno 5 donne» ha aggiunto.

“Gilet gialli? Ora non li incontrerei”
«No, non li incontrerei. Ho preso le distanze. Quando ho visto che una parte dei gilet gialli voleva creare una lista sono andato ad incontrarli. Ma abbiamo scoperto che c’erano delle idee un po’ violente e eversive. Quelle persone che abbiamo incontrato hanno detto delle cose che non condividiamo».

“No scontro ideologico, testa bassa e lavorare”
«Il governo va avanti se si rispetta il contratto di governo. La cosa importante è che se si decide di portare a casa i risultati, bisogna mettersi testa bassa e lavorare. Non credo che gli italiani ci abbiamo chiesto di abolire la legge sull’aborto o di costringere la donna a lavorare ai fornelli, come si è detto a Verona». E ancora: «Lo scontro ideologico - ha rimarcato il titolare del Mise - non ci serve».

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