Alla festa per il suo 99° compleanno, il 30 gennaio, aveva espresso un desiderio: «Incontrare Papa Francesco. Porta il mio stesso nome. È una figura con cui vorrei avere un dialogo». Non l’ha realizzato, ma è probabile che dalla Santa Sede arriverà una nota di cordoglio nel ricordo del parroco più longevo d’Italia. Don Francesco Daniele è morto ieri sera (giovedì 18 aprile) nella casa canonica della parrocchia della «sua» Monsola, piccola frazione di Villafalletto, di cui è stato parroco per 48 anni. Originario di San Biagio di Centallo, primo di 11 figli, fu ordinato sacerdote nel 1944 dall’allora vescovo Dionisio Borra. Alla parrocchia dei Santi Sebastiano e Lorenzo di Monsola arrivò nel novembre 1971, per rimanerci e diventare un’istituzione. Un padre, un fratello, un nonno. Un amico di tutti. Amato e stimato da tutti. Fino al 2015 guidò da solo la parrocchia, diventando un punto di riferimento per giovani, famiglie, anziani. Grazie alla sua passione per la musica, legò subito con i ragazzi, avvicinandoli al canto e agli strumenti musicali. Tant’è che la parrocchia di Monsola, sotto la sua guida, ha sempre avuto due cantorie (bimbi del piccolo coro e adulti).

Le altre sue passioni erano per la pesca e per l’orto. Al compimento dei 75 anni, quando i sacerdoti sono soliti ritirarsi “in pensione” per anzianità, l’allora vescovo di Cuneo e Fossano, monsignor Natalino Pescarolo, confermò il suo incarico di parroco. Lo stesso accadde con il successore, monsignor Giuseppe Cavallotto. Nonostante gli acciacchi e alcuni problemi di salute, fino al 2015 don Daniele celebrò tutti i giorni la Messa in parrocchia a Monsola, visitò i malati, tenne incontri di catechismo, seguì la contabilità con molta cura e precisione, continuò ad andare personalmente a portare la comunione a malati e infermi. Poi il nuovo vescovo, don Piero Delbosco, gli affiancò i parroci di Villafalletto (prima don Sergio Daniele, poi don Marco Giobergia). In mezzo secolo di servizio pastorale a Monsola, tante anche le opere di restauro e manutenzione della chiesa: dai mosaici che lui stesso donò alla parrocchia, agli affreschi, al rifacimento della copertura, alla conservazione dell’organo. Negli ultimi anni, viveva in canonica accudito dalla fedele badante Ika, a cui si era poi affiancata Agnese Eandi, che si occupava della casa. I funerali si svolgeranno domenica 21 aprile, alle 15,30, nella parrocchiale di Monsola. Rosario stasera (venerdì 19 aprile) e domani, alle 19,30, sempre in parrocchia. Don Daniele lascia tre sorelle, nipoti e pronipoti.

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