«Quelli tra di noi che nel segreto dell’urna potrebbero essere colti da un rigurgito “frontista” nei confronti di questa destra becera, sarebbero contenti di sentir pronunciare a Chiamparino qualche parola, se non proprio di sinistra (come invocava qualche anno fa Moretti), almeno di decenza democratica e vagamente progressista». A nome dell’associazione A Sinistra - Casa del popolo (che alle ultime amministrative ha concorso all’elezione di due consiglieri comunali) , Giovani Pensabene apre una riflessione in vista delle elezioni del 26 maggio.

Sul fronte delle Europee non vi sono dubbi. Il voto andrà alla lista La Sinistra. «È chiaramente ispirata ai valori di solidarietà e giustizia sociale» . Diversa invece, a suo avviso, la situazione nel voto per la Regione. «La cronica incapacità della sinistra italiana di fare fattore comune sulla gran quantità di cose condivise - sottolinea - ha fatto sì che alle Regionali non ci siano liste che si ispirino “senza se e senza ma” ai valori sopra richiamati».

A un primo sguardo ai candidati presidenti, secondo Pensabene, c’è il rischio di annullare la scheda o di astenersi. «E non è detto che non finisca così» incalza. Ovviamente, neppure considerato Cirio e scartati i 5 stelle, l’attenzione si sposta a Chiamparino: «Ha fatto del Tav il suo unico cavallo di battaglia elettorale. Per come si è presentato fino ad oggi è, oggettivamente, invotabile» Pensabene apre però uno spiraglio «sensibili al rischio di un Nord completamente in mano alla Lega, un partito che dimostra ogni giorno la sua essenza reazionaria e razzista». E a Chiamparino chiede, citandoli ad esempio, di affrontare alcuni temi. «E’ contrario o favorevole all’indecente percorso parlamentare, iniziato con il governo Gentiloni, che vorrebbe concedere autonomia a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna su materie che fanno di un Paese uno Stato unitario?» . Inoltre: «E’ disponibile a subordinare il suo desiderio di Alta velocità ad un piano regionale e anche nazionale di Mobilità a basso impatto ambientale invece di investire in una unica grande opera». Terzo punto: «La cura delle persone è importante. Ma ormai esclusivamente legata alla capacità di spesa loro o delle loro famiglie. Chiamparino è disponibile a rivedere la politica sanitaria che fin qui ha penalizzato i piccoli centri?».

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