Un viaggio moltiplicato 15 compone il puzzle di Metropolis l’antologia di Giorgio Enrico Bena dell’editrice torinese Neos. Quindici narrazioni che ci portano in altrettante città sparpagliate per il mondo proposte da scrittori, giornalisti, fotografi, professionisti del turismo, viaggiatori.

Racconti di nostalgia, patetici sentimentalismi, ironia e spensieratezza, stupore e risentimento.

 

In cerca del passato

Viaggi che riportano al passato come chi va a cercare la casa dell’infanzia a San Paolo, in Brasile . Oppure a Mosca per incontrare i fantasmi di serial killer ed eroi del comunismo senza però trovare Irene, la ragazza che lo aveva aspettato otto anni prima di morire. Sotiris, invece, torna ad Atene e si impressiona davanti ai cartelli «vendesi» che ancora tappezzano le case, ma nell’aria percepisce il cambiamento e sarà la danza dell’immancabile matrimonio greco a fargli ritrovare l’essenza della terra che credeva di aver perduto.

C’è anche la nostalgia dell’ex studente che ricorda Irina. Era l’ingegnera a cui fece da assistente per la realizzazione del Palazzo delle Cerimonie di Tbilisi un tipico esempio di architettura sovietica .

 

(Dubai, racconto fotografico di Ornella Corradi)

Atmosfere metafisiche

Niente a che vedere con le case bizzarre create a Vienna da un genio anticonformista come Friedensreich Hundertwasser a cui si affiancano le atmosfere di un treno che da Pechino porta  a Datong,  l’euforia di Mumbai e l’inquietante pacatezza di Vancouver. Oppure le testimonianze che ricordano momenti tragici e significativi della storia di Saigon o di Città del Messico.

Ma anche esperienze che cambiano un po’ la prospettiva del viaggio come quello che avrebbe dovuto approdare nelle promesse metafisiche di un improbabile corso di yoga a Delhi.

 

Pregiudizi

Oppure, a capofitto nei pregiudizi. Il racconto sui microcosmi di Ginevra è uno dei più illuminanti. E’ la città dal formidabile potere di acquisto, dove tutto il mondo si incontra per dialogare di pace, di scienza, di formazione ma qui gli «indigeni» sembrano incapaci di aprire il minimo varco agli intrusi. E, leggendo, capiremo perché i protestanti, qui, hanno preferito gli orologi all’oreficeria.

A Tokyo il pregiudizio assale due coppie alla ricerca di un ristorante. Incontrano la disponibilità di una signora giapponese che li accompagna in un locale e si prende cura di loro nella scelta del menù. I quattro, sconcertati da tanta gentilezza si insospettiscono e temono di diventare oggetto di qualche losco raggiro. Invece, l’amabile giapponese, alla fine, lascia tutti a pancia piena e a bocca aperta. Prima di scomparire aveva pagato il conto per tutti.

 

(La copertina del libro)

I racconti sono di Germana Buffetti, Paolo Calvino, Paolo Camera, Fernanda De Giorgi, Giorgio Enrico Bena, Carlotta Graffigna, Giorgio Macor, Riccardo Marchina, Darwin Pastorin, Franca Rizzi Martini, Caterina Schiavon, Raffaele Tomasulo, Teodora Trevisan. Racconti fotografici di Anna Balbiano d'Aramengo e Ornella Corradi.

 

METROPOLIS - PAGINE IN VIAGGIO A CURA DI GIORGIO ENRICO BENA, NEOS EDIZIONI, 151 PAGINE, 14 EURO

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