Angela Cioce ha passato dieci anni a fotografare persone che leggono. Persone di tutte le estrazioni ed etnie, in venti Paesi diversi, a testimonianza del potere unificatore della lettura.

A Cuba, Cioce ha incontrato l’operatrice di un ascensore di un vecchio palazzo che non vedeva mai la luce del sole. “La lettura era il suo modo di vedere il cielo”, dice. In India ha partecipato a festival artistici in cui si è accorta dei cambiamenti in atto nella società indiana, specialmente sul fronte femminile. E tutti leggevano: “Ho visto tanta gente leggere, a tutti i livelli”.

(Leggere il Corano, India, 1982)

A tutti i livelli e su tutti i supporti. Ma i protagonisti delle fotografie di Cioce, in mostra presso il padiglione della Regione Puglia al Salone del Libro da venerdì, sono soprattutto i libri. “Tenere in mano un libro, anche piccolo, ti dà la dimensione dell’oggetto che diventa un bene prezioso, puoi andarlo a riprendere, regalarlo, sono gesti che possono diventare usuali. E’ come con la musica, è tutto quello che uno si porta dietro del passato”, spiega Cioce.

(Parigi, 2002)

Non è la stessa cosa che usare un tablet o uno smartphone, e ha un sapore diverso anche dallo sfogliare un giornale.

L’idea di fotografare persone intente alla lettura, un atto che Cioce definisce intimo, le era arrivata sul set fotografico di un balletto nel 1987. Alcune ballerine si erano messe a leggere durante una pausa, e Cioce era stata capace di cogliere quell’attimo di inusuale attività dietro le quinte del teatro.

(Kashmir, 1982)

Barese, scenografa di professione e poi fotografa, Cioce ha imparato l’arte del mimetizzarsi, del nascondersi dal proprio soggetto fotografico esattamente a teatro, fotografando l’arte sul palcoscenico “senza spezzare l’incantesimo”, dice.

Ed è stato così anche durante i dieci anni di realizzazione del progetto sulla lettura. Le storie dei soggetti andavano raccolte e raccontate, certo, ma non sempre. In tanti casi, ciò che andava catturato era l’essenza del momento intimo tra un lettore e il suo libro. Anche così, spiega Cioce, si può riuscire a colmare il divario tra culture e a mantenere un senso di rispetto per il Paese che si visita, non sempre automatico per il viaggiatore.

(Studente con Ronald McDonald, Singapore, 2010)

Ne sono scaturite foto di più di duecento soggetti. Al Salone ne verranno esposte sessanta, una collezione dal titolo “Reading: Fotografie per leggere il mondo”.

(Berlino, 2018)

La mostra si aprirà venerdì 10 maggio alle 11 presso il padiglione Regione Puglia del Salone del Libro.

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