Si è spento ieri mattina a Beirut, nell’ospedale dove era ricoverato da qualche tempo, il cardinale Nasrallah Boutros Sfeir, dal 1986 al 2011 76esimo patriarca di Antiochia dei maroniti. Il 15 maggio avrebbe compiuto 99 anni.

Con la sua scomparsa - spiega il sito della Santa Sede Vatican News - la Chiesa maronita perde una figura di spicco nella travagliata storia del Libano di questi ultimi decenni.

In un telegramma di cordoglio inviato al cardinale Béchara Boutros Raï, patriarca di Antiochia dei Maroniti, Papa Francesco definisce Sfeir un «ardente difensore della sovranità e dell’indipendenza del suo Paese», oltre che «una grande figura della storia del Libano».

«Uomo libero e coraggioso», aggiunge Francesco, ha governato la Chiesa patriarcale di Antiochia dei maroniti «con tanta dolcezza e determinazione» ed ha esercitato la sua missione «in un contesto travagliato». Il cardinale «è stato un artigiano determinante di unione, di pace e di riconciliazione». «Chiedo al Padre misericordioso - conclude il Papa - di accogliere nella sua dimora di pace e di luce questo pastore saggio e impegnato che ha saputo manifestare l’amore di Dio al popolo che gli era stato affidato».

Il governo libanese ha decretato due giorni di lutto nazionale, il 15 e il 16 maggio. Giovedì prossimo si terranno i funerali.

Nato il 15 maggio 1920 à Reyfoun, nel distretto di Kesrouan, Sfeir era stato ordinato sacerdote il 7 maggio 1950, dopo avere studiato presso il Seminario Saint-Maron di Gahzir e il Seminario Maggiore dell’Università San Giuseppe di Beirut e concluso gli studi filosofici e teologici presso la Facoltà di Teologia dell’Università di San Giuseppe.

Negli anni ’50 aveva insegnato Letteratura, Filosofia araba e Traduzione presso il Collegio dei Padri Maristi a Jounieh, prima di essere eletto, nel 1961, vescovo titolare di Tarso dei Maroniti e vicario generale per il Patriarcato di Antiochia, ricevendo l’ordinazione episcopale dall’allora Patriarca dei maroniti, il cardinale Paul Pierre Méouchi.

Era stato eletto 76esimo patriarca di Antiochia dei Maroniti il 19 aprile 1986, nel pieno della guerra interna in Libano, e confermato il successivo 7 maggio, assumendo contestualmente le cariche di presidente del Sinodo della Chiesa maronita e di presidente della Conferenza episcopale libanese. A queste cariche si era aggiunta, nel 2006, quella di presidente del Consiglio dei Patriarchi Cattolici dell'Oriente.

Giovanni Paolo II lo ha creato cardinale nel Concistoro del 26 novembre del 1994. Si è dimesso dall’incarico di patriarca della Chiesa maronita e da tutti gli altri incarichi di governo pastorale il 26 febbraio 2011. Il 15 marzo successivo è subentrato l’attuale patriarca Béchara Boutros Raï.

Con la morte del cardinale Sfeir il collegio cardinalizio risulta costituito da 221 cardinali, di cui 120 elettori e 101 non elettori.

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