La Chiesa avrà presto due nuove Sante e una nuova Beata. Si tratta di Dulce Lopes Pontes e Giuseppina Vannini e di Lucia dell’Immacolata. Papa Francesco ha ricevuto in udienza il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi ed ha autorizzato la promulgazione dei Decreti.

La brasiliana Dulce Lopes Pontes, nata Maria Rita, entrò giovanissima nella Congregazione delle Suore Missionarie dell’Immacolata Concezione della Madre di Dio, dove cambiò nome. Fu molto attiva in opere sociali e fondò l’Unione dei lavoratori di San Francesco, un movimento cristiano di operai a Bahia. Iniziò poi ad accogliere persone malate in case abbandonate in un’isola di Salvador da Bahia. In seguito furono sfrattate, e la religiosa trasferì la struttura di accoglienza in un ex mercato del pesce, ma il Comune la costrinse ad abbandonare quel luogo. L’unico posto in cui poteva accogliere più di 70 persone che avevano bisogno di assistenza medica era il pollaio del convento in cui viveva, che si trasformò rapidamente in un ospedale improvvisato.

Iniziò così la storia di un’altra delle sue fondazioni: l’Ospedale Sant’Antonio, che venne inaugurato ufficialmente nel maggio 1959 con 150 posti letto. Attualmente riceve circa tremila pazienti al giorno. Oggi le sue fondazioni sono note con il nome di Opere Sociali di Suor Dulce (Obras Sociais Irmã Dulce, Osid); esse funzionano come un’entità privata di carità sotto le leggi brasiliane, sono accreditate dallo Stato federale e registrate dal Consiglio Nazionale del Benessere e dal Ministero dell’Educazione. Tra queste opere c’è anche il Centro di Istruzione di Sant’Antonio, situato nella regione di Simões Filho, sempre nello Stato di Bahia.

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