Nave sequestrata, migranti sbarcati, l’ira di Salvini, La Guardia di finanza nel pomeriggio è salita a bordo della Sea Watch 3, da ieri all’ancora poco fuori il porto di Lampedusa, allo scopo di sequestrarla. Un sequestro probatorio disposto dalla procura di Agrigento che già due giorni fa aveva aperto un’inchiesta senza indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un modo per sbloccare la situazione nonostante il no del ministro dell’Interno Salvini a concedere il «porto sicuro» alla nave della Ong tedesca che mercoledì scorso aveva recuperato 65 migranti al largo della Libia, dei quali 47 sono ancora a bordo. «La magistratura faccia come crede - dicono fonti del Ministero dell’Interno - ma il Viminale continuerà a negare lo sbarco a quella nave fuorilegge. Dal comandante è lecito attendersi indicazioni precise sui presunti scafisti a bordo».

Con il sequestro, la magistratura ha anche ordinato il trasbordo dei migranti sulle navi della Guardia di finanza e della Guardia costiera, per lo sbarco a Lampedusa e il loro trasferimento nell’hotspot dell’isola, avvenuto in tarda serata. Il ministro Salvini ha ribadito il suo no allo sbarco per tutto il giorno, anche quando i migranti erano già a Lampedusa, minacciando denunce sia per il capo della procura di Agrigento Patronaggio sia per quei ministri che hanno dato l’ok allo sbarco, anche se dal M5S si sono affrettati a precisare che nessuno ministro cinquestelle aveva «aperto i porti». Uno scontro durissimo al quale non ha replicato il pm Patronaggio che, in un comunicato emesso in serata, ha sottolineato la sinergia con Guardia di finanza, Guardia costiera e questura di Agrigento, precisando: «I migranti posti in salvo saranno affidati a personale della Questura di Agrigento per la identificazione e per i necessari atti di polizia giudiziaria.

Le indagini proseguiranno sia per l’individuazione degli eventuali trafficanti di esseri umani coinvolti, sia per la valutazione della condotta della ong». Dalla ong Sea Watch, la portavoce Giorgia Linardi ha espresso soddisfazione per la soluzione della vicenda: «La nave è a disposizione degli inquirenti per verificare se effettivamente c’è un reato da contestare. Siamo molto sereni e sicuri che la giustizia farà il suo corso».

Stamattina l’Unione delle chiese protestanti e valdesi aveva dato la propria disponibilità ad accogliere una parte dei migranti. Non è chiaro se nel provvedimento notificato dai Finanzieri c’è anche la denuncia del comandante della nave, l’italiano Arturo Centore, e del capo missione della Ong tedesca, Philipp Hahn, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La nave, sotto scorta, dovrà raggiungere il porto di Licata, in Sicilia, dove resterà sotto sequestro.

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