Un sacerdote di 38 anni, padre Cecilio Pérez, è stato assassinato nella notte tra venerdì e sabato in El Salvador, il Paese del Centro America scosso dalle violenze delle gang criminali. La vittima era parroco di San José la Majada, nel municipio di Juayua, facente parte del dipartimento occidentale di Sonsonate.

Alcuni fedeli - riferisce Vatican News - si erano accordati per trovarsi con lui alle 5 del mattino per pregare insieme, ma una volta giunti in parrocchia non hanno avuto alcuna risposta dal sacerdote e, entrati in canonica, lo hanno trovato morto. Vicino al corpo di padre Pérez è stato trovato un biglietto con la scritta: «Non ha pagato la quota». La carta era firmata “Ms13”, ovvero la banda dei Mara Salvatrucha che ha rivendicato l’omicidio spiegando di aver ucciso il prete perché ha rifiutato di pagare la loro richiesta di estorsione.

Il vescovo di Sonsonate, monsignor Costantino Barrera, si è recato nella parrocchia e ha chiesto ai fedeli di pregare per padre Cecilio e per tutti i sacerdoti, sottolineando che la vittima «stava portando avanti un bel lavoro e aveva una risposta molto buona da parte della gente».

Anche il governo del Salvador ha condannato l’omicidio ed ha inviato le condoglianze alla famiglia del prete e alla comunità cattolica del Paese. «Il governo di El Salvador si rammarica profondamente e condanna il vile assassinio del sacerdote Cecilio Perez», si legge in un comunicato dell’esecutivo, nel quale si riferisce che «sono state impartite istruzioni precise alle autorità di sicurezza per raddoppiare i loro sforzi e catturare i responsabili».

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