Almeno 55 detenuti sono morti tra domenica e lunedì a seguito di violenze in alcune carceri nel nord del Brasile. Secondo quanto riferito dalle autorità, 40 detenuti sono stati trovati morti ieri in quattro diversi istituti penitenziari dello stato di Amazonas, e il bilancio sarebbe potuto essere ancora più grave senza un intervento delle forze di sicurezza.

Tutti i detenuti presentano “segni di morte per asfissia”, ha fatto sapere il segretariato per la Sicurezza pubblica dello Stato. In sostanza, nel corso delle violenze, i prigionieri sarebbero stati strangolati e solo il rapido intervento della polizia militare nelle carceri avrebbe permesso di evitare “200 possibili vittime”.

Altri 15 detenuti sono stati uccisi domenica nel carcere ’Anisio Jobim’ di Compaj, già teatro nel gennaio del 2017 di una rivolta sanguinosa durata quasi 20 ore e costata la vita a 56 persone.

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