La bara del piccolo Leonardo, il bimbo di 20 mesi morto giovedì all’ospedale Maggiore di Novara, è stata accolta da un lungo applauso della folla, che poco prima delle 14 si è riunita dinanzi al Duomo, dove si sono conclusi i funerali del piccolo, ucciso dopo aver subito inaudite violenze fisiche.

«Leonardo chiedeva solo di vivere» ha detto il vescovo Franco Giulio Brambilla, che durante l’omelia ha poi aggiunto: «Invochiamo la pietà umana e la misericordia di Dio su chi non ha saputo accogliere il sorriso e la gioia di un bimbo che chiedeva soltanto di vivere» e rivolgendosi ai fedeli ha osservato: «I bambini non sono cosa, non sono proprietà, ma dono e scommessa per la vita. Oggi siamo qui attoniti, feriti e con nel cuore un dolore indicibile di fronte alla terribile tragedia che si è abbattuta sul piccolo Leonardo. Una vita appena sbocciata, indifesa, bussava alla porta del mondo per avere una casa e invece ha trovato miseria e violenza umana. Tutta la città di Novara si stringe con un unico cordone d’affetto quasi per arginare l’onda di male che ci trafigge il cuore e sembra minacciare ciascuno di noi, lasciandoci nella paura e nello sconforto», ha proseguito monsignor Brambilla che poi ha invitato a «non avere timore, teniamoci per mano, preghiamo insieme, invochiamo la forza del Signore, perché ogni giorno diventiamo portatori di vita e non distratti consumatori di cose».

«Questo tempo, il nostro tempo - ha proseguito il vescovo di Novara - sta tornando ad essere come il mondo antico, dove le donne e i bambini erano una proprietà del padrone di casa e, quando non servivano più, venivano eliminati». E ancora, nel corso dell’omelia ha osservato: «Tutti parlano del bene supremo del minore, ma nella vita concreta il piccolo è ancora un ingombro alla nostra voglia di libertà capricciosa, al nostro calendario pieno di svaghi, al nostro bisogno di viaggi e divertimenti. Il bambino spesso mette a nudo la nostra immaturità mentre il bimbo ci chiede di accoglierlo così com’è, semplice, duttile, pieno di voglia di vivere, desideroso di giocare» e concludendo monsignor Brambilla ha detto: «I figli non sono il tappo che riempie il nostro desiderio e la nostra ricerca di benessere, ma sono la freccia dell’arco della vita che entrerà nel futuro dopo di noi. A Leonardo è stato impedito di entrare nel futuro».

Le parole della nonna

«Sei un piccolo martire che proteggi tutti i bambini, sei già un santo»: con queste parole Tiziana Saliva, la nonna del piccolo Leonardo, ha dato l’addio al nipotino, davanti alla bara sul carro funebre che porta il feretro al cimitero di Novara. E alla folla che ha seguito le esequie nel duomo di Novara, la donna ha detto solo: «Grazie a tutti».

Il sindaco commosso

«La partecipazione numerosa ai funerali del piccolo Leonardo testimonia il grande cordoglio che questo fatto tragico ha creato nella nostra comunità». Così il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, a proposito delle esequie del bimbo di 20 mesi morto nella sua abitazione a causa di uno shock emorragico provocato, secondo quanto emerso dall’autopsia, da un violento colpo all’addome. «E’ stato un evento disumano - ha commentato Canelli - che ha colpito tutta la cittadinanza novarese».

Il saluto della mamma ai domiciliari

Anche la mamma di Leonardo, il bimbo di neppure di due anni, ha voluto dare l’ultimo saluto al piccolo morto giovedì nella sua casa a Novara, ucciso, secondo i risultati dell’autopsia, da uno shock emorragico provocato da un forte colpo all’addome. Agli arresti domiciliari in una struttura protetta perché incinta, la donna non è intervenuta alle esequie in Duomo ma è stata accompagnata questa mattina in obitorio per dare l’ultimo saluto al piccolo. Quando lo ha visto, commossa, lo ha accarezzato e gli ha sussurrato qualche parola.

Per l’omicidio del bimbo sono stati arrestati la mamma Gaia Russo, 22 anni, e il compagno Nicolas Musi, 23 anni. L’amministrazione comunale ha proclamato per oggi il lutto cittadino, dopo che ieri sera per le vie del centro è stata organizzata una fiaccolata in memoria del bambino.

I commenti dei lettori