Un piccolo supermercato solidale in cui le famiglie in difficoltà potranno fare la spesa pagando alla cassa non con una carta di credito ma con una card a punti assegnata dalla Caritas: si chiama Emporio della Solidarietà ed è il secondo spazio aperto da oggi a Milano dalla Caritas Ambrosiana nei locali della parrocchia SS. Nome di Maria a Lambrate. A differenza di quanto avviene con il pacco viveri che la Caritas offre agli indigenti, l’Emporio è un negozio a tutti gli effetti, in cui le persone possono recarsi e scegliere dagli scaffali i cibi che preferiscono: il pagamento avverrà, poi, come detto, con una tessera a punti. «L’Emporio rende partecipi i destinatari al bene che ricevono e quindi non sono solo utenti di un servizio. Perché la carità vera è quella che fa crescere le persone e le rende capaci di solidarietà e non solo di riceverla», ha detto l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, presente all’inaugurazione.

Il negozio di via Pitteri 54, settimo della diocesi di Milano e secondo aperto in città, per la Caritas soddisferà, almeno in una fase iniziale, circa 200 famiglie. Ma per Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana, «l’obiettivo è di arrivare a una quindicina di punti emporio in tutta la diocesi»: oltre al primo, operativo dall’inizio del 2018 alla Barona, che serve una media di 400 persone al mese, ne aprirà anche uno a Niguarda e un altro in zona ovest. Per il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, «questo progetto mostra una Milano bella che fa le cose e non sempre le più facili, ma che sperimenta. Avremo vinto la nostra battaglia quando tutti i quartieri avranno una buona dignità, anche se non saranno mai tutti uguali».

Nel 2018, informa Caritas Ambrosiana, sono state 18 mila le persone che hanno chiesto aiuti alimentari ai centri di ascolto dell’organismo pastorale. E il Programma QuBì di Fondazione Cariplo, che finanzia l’Emporio, stima che a Milano un minore su 10 – per un totale di 21 mila bambini – non riesca a nutrirsi in maniera adeguata. Secondo l’ultimo report, realizzato dall’Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse di Caritas Ambrosiana e condotto sugli utenti di un campione di 31 centri di ascolto e tre servizi Caritas nel territorio di Milano, la maggioranza di chi chiede aiuti alimentari è costituito da donne, poco più un terzo da italiani (34,1 per cento), il 54 per cento è disoccupato, l’altra metà ha un reddito insufficiente pur lavorando a tempo pieno (4,1 per cento).

Oltre del minimarket, oggi è anche il primo giorno della campagna di solidarietà Carrello Sospeso, che ha come obiettivo proprio il sostegno dell’Emporio di Lambrate: i milanesi potranno dare il loro contributo riempiendo un carrello della spesa virtuale sulla piattaforma digitale For Funding di Intesa Sanpaolo. Ogni carrello virtuale sarà poi trasformato in uno reale da Coop Lombardia e ogni donazione sarà raddoppiata Programma QuBì.

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