Il sacerdote don Livio Graziano, 50 anni, è stato arrestato dai Carabinieri del nucleo investigativo di Avellino, in quanto gravemente indiziato di atti sessuali compiuti su un 13enne. I militari hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, su richiesta della Procura irpina.

Il sacerdote è fondatore e responsabile di una cooperativa sociale, preposta all'assistenza di tipo terapeutico di persone con problemi di ansia, depressione e disturbi dell'alimentazione, nonché finalizzata a offrire opportunità ed esperienze sociali e spirituali. L'indagine ha consentito di accertare che gli atti sessuali ai danni del minore erano avvenuti mentre questo era ospite della struttura gestita dal sacerdote, tra giugno e settembre di quest'anno. A denunciare il tutto è stato il genitore del 13enne.

Per la sua «intensa attività sociale e umanitaria» a don Livio è stato assegnato nel 2014 a Benevento il premio «Padre Pio da Pietrelcina».

II sacerdote non è alle dipendenze della Diocesi di Avellino, ma è incardinato in quella di Aversa, a Caserta. Dopo aver trascorso alcuni anni in ritiro spirituale presso il Santuario di Montevergine, don Livio aprì ad Avellino un ufficio di consulenza nutrizionista e successivamente ha fondato la cooperativa sociale, con sedi in due comuni a pochi chilometri da Avellino. La sua permanenza nella Diocesi irpina, come ricordano le cronache, è stata contestata a più riprese dall'allora Vescovo di Avellino, monsignor Francesco Marino, originario di Caserta come il sacerdote arrestato. 

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