Pesci in acquario, quali sono le malattie più comuni?

Pesci in acquario, quali sono le malattie più comuni?
Segui La Zampa su Facebook (clicca qui)Instagram (clicca qui) e Twitter (clicca qui)
Non perderti le migliori notizie e storie di LaZampa, iscriviti alla newsletter settimanale e gratuita (clicca qui)
3 minuti di lettura

Secondo le ultime stime di Euromonitor per Assalco-Zoomark, i pesci sono gli animali d’affezione maggiormente presenti in Italia. Con una popolazione di 30 milioni di esemplari, valgono circa la meta? del totale degli animali che vivono nelle famiglie italiane. Mantenere un acquario in salute non è mai una passeggiata, soprattutto quando ci sono più specie che convivono. Contrariamente a quanto alcuni pensano, anche le creature acquatiche soffrono e provano dolore, e possono essere definiti i malati più silenziosi nel mondo animale.

 

Addio ai luoghi comuni
Proprio come noi esseri, infatti, i pesci vanno in iperventilazione e smettono di mangiare quando stanno male. E sono anche in grado di grattarsi e massaggiarsi in caso di prurito o dolore in una precisa parte del corpo, oltre ad avere la pelle molto sensibile e soffrire se non vengono maneggiati con cura. Altra cosa, non è assolutamente vero che i pesci rossi hanno una memoria di appena tre secondi. La scienza ha dimostrato che i Carassius auratus hanno ricordi decisamente più lunghi, che coprono settimane, mesi e persino anni. E potendo vivere anche 20 anni, se adeguatamente curati, sarebbe importante prendere in considerazione l’idea di non far nuotare il proprio pesce rosso per sempre in una anonima boccia di vetro, aiutandoli così a costruire nuovi ricordi ed esperienze.

 

Parassiti nemici degli acquari
Ma quali sono i sintomi a cui bisogna prestare maggiormente attenzione? Le malattie dei pesci in acquario sono spesso causate dai parassiti infestanti che si insediano a causa di uno squilibrio tra i milioni di batteri presenti in ogni acquario casalingo. Le cause principali sono dovute a una pulizia inadeguata, un’alimentazione squilibrata, allo stress dei pesci così come a fattori esterni come l’introduzione di un pesce malato. E queste condizioni possono portare alla cosiddetta “nebbia batterica”, un fenomeno piuttosto comune che si manifesta con un intorbidimento dell'acqua, dovuto a una proliferazione anomala di batteri che possono compromettere l’intero ecosistema. Ecco perché riconoscere comportamenti strani dei pesci o segni sul corpo, è cruciale per identificare tempestivamente le malattie in acquario.

 

Cura e prevenzione
Come spiega Massimiliano Tavana sul suo sito cichlidream.com, “Quando si nota un’anomalia, anche piccola, è importante intervenire il prima possibile. In molti casi, se la malattia è presa in tempo, è possibile guarire il pesce con la semplice cura del sale. In alcuni casi, senza un’analisi approfondita, potrebbe essere complicato avere la certezza della diagnosi e un veterinario specializzato in pesci potrebbe esserti d’aiuto. Non sono molti ma si trovano”. E per prevenirle “è essenziale fare una manutenzione regolare dell’acquario”.

 

Occhi gonfi, malattia del velluto e dei puntini bianchi
Secondo l’esperto, sono 13 le patologie più comuni. La prima è l’esoftalmo, che si riferisce a una condizione in cui gli occhi del pesce sporgono in modo anomalo dalla loro cavità orbitale ed è anche conosciuta come la malattia del pesce con l’Occhio gonfio, dovuta a infezioni batteriche, come ad esempio la presenza di Aeromonas o Pseudomonas. Un pesce affetto da questa malattia può anche manifestare altri sintomi come segni di disagio, nuoto erratico o un’attività ridotta, deterioramento della vista e difficoltà nel reperire il cibo. Segue la Malattia del velluto, nota anche come Oodiniasi, che prende il nome dalla caratteristica patina di colore dorato o vellutato che può comparire sul corpo dei pesci infetti. I pesci con questa malattia presentano sul corpo dei puntini di lanugine che possono essere di colore bianco, giallo o grigio, ma a volte sono così piccoli da essere quasi invisibili. Per cercare di rimuovere i parassiti dalla pelle, i pesci si grattano sulle superfici dure dell’acquario. Essendo una malattia altamente contagiosa, il pesce infettato andrebbe isolato tempestivamente e sottoposto a cura farmacologica. Questa patologia potrebbe essere scambiata con l’Ictioftiriasi, la malattia dei puntini bianchi, che però provoca sul corpo dei pesci diversi puntini bianchi simili a granelli di sale a causa del parassita Ichthyophthirius multifiliis che si attacca alla pelle e alle branchie dei pesci.

 

Lernaea, idropsia, bloat e stipsi
L’Anchor worm, noto anche come Lernaea, è un altro parassita comune che colpisce i pesci. Sono crostacei che prendono il nome dalla loro forma a uncino che si attacca al corpo dei pesci e penetrano nei muscoli, causando infiammazione e danni ai tessuti circostanti. E possono essere rimossi dal veterinario, sotto sedazione del pesce. L’idropsia è invece una malattia batterica caratterizzata dall’accumulo anormale di liquido nel corpo dei pesci, che provoca rigonfiamento, feci bianche e filamentose e abbassa le difese immunitarie. Da non confondere con il bloat, nota anche come sindrome del ventre gonfio, una grave malattia che può portare alla morte, la cui causa principale è l’alimentazione, o la stipsi.

 

Fusarium e avitaminosi
La malattia della corrosione delle pinne, o fusarium, è una condizione che colpisce le pinne dei pesci causando deterioramento, sfilacciamento o deformità, i cui responsabili sono i batteri Aeromonas, Pseudomonas o Vibrio. La loro proliferazione è dovuta a carenze di ossigeno, pH non adatto o acqua inquinata. L’avitaminosi si verifica invece quanto i pesci sono carenti di vitamine essenziali, dovuta a una dieta carente o sbilanciata, o ancora a situazioni di stress prolungato, visibile con una diminuzione dell’appetito, letargia, perdita di peso, cambiamenti nel colore o nella pigmentazione della pelle, difficoltà respiratorie e, raramente, deformazioni della colonna vertebrale.

 

Ittio, foruncolosi, trematodi e colonna rossa
L’ittiobodo è dovuto a un parassita protozoico chiamato Ichthyophthirius multifiliis che prolifera in caso di cattive condizioni dell’acqua, sovraffollamento e incompatibilità fra specie. Quando il tuo pesce è stressato, si abbassa il sistema immunitario e il parassita può prendere il sopravvento. La foruncolosi, anche conosciuta come infezione da Aeromonas, crea delle dolorose pustole o ulcere, generalmente di colore rosso o bianco, e colpisce soprattutto i pesci d’acqua dolce. I trematodi sono altri parassiti esterni che possono colpire principalmente le branchie, causando infezioni secondarie. Infine c’è la malattia colonnare, nota anche come “colonna rossa” o “colonna delle necrosi”, che è una grave malattia batterica che può diffondersi rapidamente: le prime zone interessate sono le pinne, le branchie e la superficie cutanea, e la causa è il batterio Flexibacter columnaris, scatenato dalle cattive condizioni dell’acquario.