Stati Uniti e Regno Unito riaprono le porte ai turisti, mentre in Europa si circola col Green Pass. Dal Nord America al Medio Oriente, ecco una guida per orientarsi nel secondo autunno post pandemia:

AMERICA
Dopo diciotto mesi di isolamento voluti dall’amministrazione Trump l’Unione riapre le frontiere ai vaccinati europei e britannici a partire da novembre. Porte aperte anche ai viaggiatori di 33 Paesi: tutti gli Stati Ue (Italia compresa) insieme a quelli del Regno Unito, Cina, Brasile, Sudafrica, India e Iran.
 

CANADA. Consentiti gli ingressi non essenziali dal 7 settembre dimostrando di aver concluso il ciclo vaccinale con Pfizer, Moderna, Johnson o Astrazeneca. Bisogna registrarsi sul sito ArriveCan, dove andranno caricati i documenti che attestano lo stato di salute e di immunità del viaggiatore. 

MESSICO. Per chi arriva in aereo non ci sono particolari restrizioni. Un questionario di salute andrà compilato 12 ore prima del volo su un portale dedicato. All’arrivo sono possibili controlli a campione. Al momento è attivo un solo collegamento Cancun-Milano, che collega i due scali ogni dieci giorni.

Mete turistiche internazionali
MALDIVE.
Stando alle ultime informazioni disponibili, i viaggiatori turistici devono presentare l’esito di un tampone (anche i vaccinati) e un’assicurazione medica contro il Covid. Andrà poi redatta una dichiarazione del proprio stato di salute in ingresso e uscita dall’arcipelago. E’ possibile soggiornare in alberghi e guest houses che abbiano almeno il 95% di dipendenti vaccinati. 

NICARAGUA. Nonostante la risalita dei contagi, le autorità consentono l’ingresso presentando l’esito di un tampone negativo. Ma il numero di voli per il Paese è ancora ridotto e raggiungere la destinazione non è sempre facile. 

Unione Europea
Per gli spostamenti comunitari il Green Pass è obbligatorio come regola generale. Ma alcuni paesi possono richiedere obblighi aggiuntivi. 

DANIMARCA. Il primo Paese europeo a ridimensionare le restrizioni interne continua tenere alte le barriere di ingresso. L’Italia è inserita tra le nazioni di fascia gialla per le quali vigono maggiori impedimenti. Ma alcune Regioni sono inserite in lista verde. L’aggiornamento è settimanale.  Per arrivare in areo serve la certificazione verde. In auto o in nave basta un tampone negativo. Restrizioni minori valgono per i minori di 15 anni. 

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) La Casa Bianca annuncia la fine delle restrizioni dovute al Covid per 33 Paesi, inclusi anche Regno Unito, Cina, Brasile, Sudafrica, India e Iran]]

PAESI BASSI. L’Olanda raccomanda un tampone antigenico o molecolare ai viaggiatori europei che intendono recarsi nel Paese, anche se vaccinati.

PAESI NON UE. La certificazione verde europea è accettata anche da alcuni paesi limitrofi al blocco dell’Unione: Albania, Andorra, Isole Faroe, Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Marocco, Norvegia, Panama, San Marino, Svizzera, Ucraina, Città del Vaticano. 

REGNO UNITO. Dall’Ue si viaggia col Green Pass ma il tampone rimane obbligatorio in ingresso. Chi non lo è deve sottoporsi a quarantena e fare un tampone due giorni dopo l’arrivo e un altro l’ottavo giorno di isolamento. L’isolamento dura dieci giorni e i test sono a carico del viaggiatore non vaccinato. Dal 4 ottobre il test antigenico non sarà più necessario. 

ISRAELE. Nel Paese non si entra senza un tampone molecolare negativo fatto entro 72 ore prima del volo. Si deve inoltre avere un’assicurazione per il rischio Covid e un’autorizzazione concessa dalle autorità israeliane oppure un visto di lungo periodo. Tornare in Italia dal Paese è più facile che andarci. L’Italia ha riconosciuto il certificato di vaccinazione/guarigione Covid del Paese, autorizzando di fatto i viaggi non essenziali e turistici. 

SVIZZERA. Per chi arriva in volo dall’area Shengen non è prevista la quarantena. Si deve però presentare il Green Pass o un tampone negativo e compilare un modulo di ingresso. L’ingresso via terra dall’Italia è libero: certificati di negatività o di vaccinazione non vanno presentati. I collegamenti aerei e ferroviari sono attivi, ma i vettori potrebbero ridurre l’offerta in alcune fasce. I minori di 16 anni sono esentati dall’obbligo di test. 

TURCHIA. Dall’Italia si entra senza obbligo di tampone molecolare o quarantena se si mostra il certificato vaccinale. Ma sono possibili controlli a campione. Va compilato però un documento di ingresso entro 72 ore dalla partenza. Verrà generato un codice a 10 caratteri indispensabile per molte attività durante il soggiorno: servirà per entrare nei centri commerciale, spazi culturali e mezzi di trasporto. 

Medio Oriente
ARABIA SAUDITA.
Dal primo agosto è stato ripristinato il visto turistico. Si ottiene attraverso il portale VisitSaudi. Tampone negativo o vaccinazione vanno registrati su un apposito portale. Gli immunizzati sono esenti dalla quarantena, chi non lo è dovrà isolarsi per 7 giorni e poi eseguire un tampone. I costi per la quarantena sono inclusi nel prezzo del biglietto aereo. E’ in vigore una app necessaria per entrare nei locali. 

QATAR. Si entra per affari, turismo e visite familiari. Serve il visto e il certificato vaccinale. I turisti sono differenziati in base al rischio del Paese d’origine. L’Italia è inserita all’interno dei paesi a rischio moderato (giallo). La certificazione dovrà contenere le generalità del viaggiatore corrispondenti al passaporto. 

EMIRATI ARABI UNITI. Non è al momento richiesto il certificato vaccinale. Per l’ingresso a Dubai degli italiani in volo diretto bisogna presentare l’esito negativo del tampone. Più complesso arrivare nell’Emirato di Abu Dhabi: serve un test molecolare prima dell’imbarco, da ripetere arrivati in aeroporto. Regole valide anche per i vaccinati. I viaggiatori in arrivo dai Paesi in lista verde non devono isolarsi. Chi si ferma dovrà fare un altro tampone il sesto giorno e anche il nono giorno, se non si è immunizzati. 

I microstati
CITTA’ DEL VATICANO.
Nello Stato pontificio incastonato entro i confini di Roma servirà il certificato vaccinale per l’ingresso. La norma entra in vigore dal I° ottobre e serviranno due dosi di vaccino oppure l’esito negativo di un tampone.

SAN MARINO. Tra l’Italia e la Repubblica del Titano vale il reciproco riconoscimento del certificato vaccinale. Un deroga rispetto alle direttive europee, che prevedono la validità del Green Pass solo se il viaggiatore è immunizzato con un vaccino riconosciuto dall’Ema. La popolazione del piccolo Paese è protetta in larga parte col siero russo Sputnik, ma fino al 15 ottobre la circolazione da e per l’Italia è garantita.

LIECHTENSTEIN. Per l’ingresso nel Paese confinato tra Svizzera e Austria valgono le stesse norme adottate dal Paese elvetico, da cui ha mutuato le restrizioni di ingresso

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