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Il dato

Reddito di cittadinanza, il 37% dei poveri non ha accesso al web

Nel Lazio è quella la percentuale di potenziali beneficiari che non hanno internet. Il 27% in Campania. Dove controlleranno le app con le offerte di lavoro?

Reddito di cittadinanza, il 37% dei poveri non ha accesso al web

Uno degli impegni previsti dal Reddito di Cittadinanza è quello di cercare costantemente lavoro, affidandosi alla app che sarà creata proprio all'uopo. Un sistema adottato negli Stati Uniti e che ha funzionato perfettamente in un Paese con un mercato del lavoro che definire flessibile è un eufemismo. Ma oltre al sistema dell'occupazione, negli Usa c'è anche una diffusione di internet e delle reti wireless che in Italia al momento è un sogno. Per questo nelle audizioni di questi giorni in Parlamento diversi soggetti hanno sottolineato il problema a deputati e senatori. Ricevendo in cambio sostanziali spallucce dai parlamentari del Movimento 5 Stelle, strenui difensori della misura che, secondo loro, dovrebbe "abolire la povertà". 

Numeri alla mano i centri per l'impiego riescono a trovare lavoro ad appena il 3,4% degli utenti. Ieri in Senato, in Commissione, fondamentale è stata l'audizione di Anpal, la società pubblica che si occupa di politiche attive del lavoro. "Sulla base di un'indagine Istat abbiamo individuato in circa un milione e settecentomila i potenziali destinatari di politiche attive, che possono quindi essere avviati e accompagnati subito al lavoro - ha detto il presidente Maurizio Del Conte, -  Questa è dunque la platea dei potenziali utenti dei centri per l'impiego, pari al 30% del totale". Un dato fondamentale considerata la difficoltà della rete dei centri per l'impiego. Ma poi Del Conte ha aggiunto un ulteriore dettaglio, che rende paradossale l'intero progetto: "Una vasta e maggioritaria quota dei potenziali beneficiari del reddito che saranno avviati al percorso per il reinserimento al lavoro non è dotata degli strumenti informatici necessari a essere continuamente collegati con le piattaforme web". Insomma, non accedono a internet.  Nel Lazio quella cifra è pari al 37% delle persone che sono sotto la soglia di povertà. In Campania siamo al 27%. 

E questo è un problema grosso. Il decreto sul Reddito di cittadinanza stabilisce che ogni beneficiario è tenuto a registrarsi sull'apposita piattaforma digitale e consultarla quotidianamente per la ricerca del lavoro. Condizione indispensabile per mantenere il sussidio è possedere un qualsiasi dispositivo che permetta di mantenersi in contatto costante online con i centri per l'impiego. Considerando che meno della metà delle famiglie in povertà assoluta possiede un computer e/o un accesso alla rete internet (fonti Istat) mostra l'enormità del problema. Di positivo c'è che l'88% dei poveri possiede un telefono cellulare. Sarà questa la soluzione, probabilmente, per essere sempre raggiungibili. 

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