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Il caso

Benito Mussolini resterà un cittadino onorario di Anzio

La maggioranza di centrodestra boccia la mozione presentata da «Alternativa per Anzio» per la revoca della benemerenza al Duce. Esultano i militanti di Forza Nuova

Benito Mussolini resterà un cittadino onorario di Anzio

Benito Mussolini resterà un cittadino onorario di Anzio. Nell'ultima seduta dello scorso anno, infatti, il Consiglio comunale ha bocciato la mozione proposta dal consigliere del movimento civico "Alternativa per Anzio", Luca Brignone, che aveva fatto proprio l'auspicio dell'Anpi di revocare la benemerenza al Duce e di promuovere un riconoscimento per Adele Di Consiglio, una cittadina neroniana perseguitata dai nazi-fascisti durante la seconda guerra mondiale.

Chiaramente, dal movimento d'opposizione non manca la contestazione delle scelte portate avanti dal centrodestra: «Ci chiediamo cosa ne penserebbe di tutto ciò un altro nostro concittadino onorario, Roger Waters dei Pink Floyd, giustamente celebrato dalla Giunta Bruschini. Waters, lo ricordiamo - spiegano dal movimento civico -, non ha mai conosciuto il padre Eric, che era un fervente antifascista, tanto da decidere di rinunciare ai suoi princìpi pacifisti per venire a combattere per la libertà e la democrazia proprio qui ad Anzio, scelta che gli è costata la vita. Ecco, ci chiediamo con quale coerenza si possa prima concedere la cittadinanza onoraria a Waters e poi rifiutarsi di revocarla a Mussolini. Noi crediamo che sia necessario scegliere da che parte stare. E non abbiamo dubbi - concludono -: scegliamo la parte di Adele Di Consiglio e di Waters».

Sull'altro versante della barricata, invece, sono i militanti di Forza Nuova a esultare, con tanto di affissione di uno striscione davanti alla statua di Nerone con questa scritta: "Da Bella Ciao a Ciaone Belli".

«Il blitz di Forza Nuova - fanno sapere gli attivisti, presenti anche durante la seduta del Consiglio comunale fra il pubblico - vuole ricordare alla sinistra che la propria politica, qualora non se ne sia accorta, li sta gettando nell'oblio dell'anacronismo».

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