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Le testimonianze

Latina, omicidio Pompili. I testimoni: Gloria picchiata e sbattuta sul muro

La deposizione dei vicini di casa della giovane di 23 anni uccisa nell'agosto del 2017

Latina, omicidio Pompili. I testimoni: Gloria picchiata e sbattuta sul muro

Quando Gloria veniva picchiata, in casa alzavano il volume della musica per non far sentire le richieste di aiuto. «Gloria? E chi si dimentica. Una volta l'hanno percossa con un frustino da 70 centimetri ed è stata sbattuta contro il muro». E' questo uno dei passaggi delle testimonianze di ieri davanti ai giudici della Corte d'Assise di Latina del processo per l'omicidio di Gloria Pompili, picchiata e uccisa nell'agosto del 2017. Davanti al Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza, ieri mattina sono sfilati i testimoni dell'accusa che hanno ricostruito quello che avveniva tra le mura domestiche, nella casa di corso Lazio a Frosinone, dove la vittima viveva. Il tenore delle testimonianze è stato in linea e coerente con quello che era emerso in fase di indagini preliminari. «Gloria veniva percossa, veniva picchiata e presa per i capelli», hanno riferito alcuni testimoni tra cui è arrivata la conferma anche di un particolare. La ferita sul cuoio capelluto provocata da una botta è stata notata anche da una donna, da una vicina di casa. «Ho una figlia piccola e Gloria un giorno si era abbassata per salutarla e mi sono subito accorta di quella ferita - ha detto in aula - lei però ha ridimensionato tutto e mi ha detto che aveva sbattuto contro un termosifone», a testimonianza della sudditanza psicologica della donna nei confronti di quelli che sono diventati poi i suoi assassini. In aula, davanti al presidente della Corte d'Assise Gian Luca Soana, al giudice Fabio Velardi e alla giuria popolare, è emerso anche un altro dettaglio inquietante: anche a luglio, quando il caldo era torrido, Gloria indossava sempre dei capi che gli coprivano il collo ed era a maniche lunghe per nascondere le ferite riportate in diverse parti del corpo. Alla fine l'udienza è stata rinviata al prossimo 2 aprile e poi al 4 giugno e infine a luglio quando saranno ascoltati gli imputati.  Devono rispondere dell' accusa di omicidio volontario: la zia di Gloria, Loide Del Prete e il marito di lei, il tunisino Saad Mohamed Elesh Salem. Oltre a loro sul banco degli imputati c'è anche Hady Saad Mohamed, marito di Gloria che deve rispondere, insieme agli altri due, di maltrattamenti in famiglia ai danni della giovane mamma e dei suoi due figli minori e di aver favorito e sfruttato la prostituzione della vittima.  Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Rocco Marsiglia, Giuseppe Cosimato e Antonio Ceccani, mentre per la parte civile è rappresentata dall'avvocato Tony Ceccarelli. Le indagini per risalire ai presunti r

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