Israele e Territori palestinesi: guida al viaggio

Viaggi d’autore è l’appuntamento editoriale, a cura di Anna Maspero e degli autori di guide specializzati nelle diverse destinazioni, che nasce dalla collaborazione di Latitudes con l’editore Polaris, la “stella guida del viaggiatore” dal 1989. Da oltre 20 anni pubblica guide che si leggono come dei veri e propri libri, capaci di raccontare, incuriosire ed emozionare. Polaris è anche narrativa di viaggio e saggistica, con una serie di collane prestigiose per venire incontro a esigenze diverse e specifiche: “Le Stelle”, “Per le Vie del Mondo”, “Percorsi e Culture”, “Libri Fotografici” e “Polaris Romanzi”. Grandi viaggiatori, reporter, giornalisti e scrittori, tutti viaggiatori per vocazione, sono gli autori d’eccezione che vi condurranno su Latitudes alla scoperta di paesi e luoghi straordinari.

Perché visitare Israele di Tiziano Zoli

Gerusalemme_tramonto
Gerusalemme al tramonto

Quando parti per Israele hai la tua valigia piena di paure e pregiudizi.
Quando parti per Israele non sai mai cosa ti aspetta.
Quando parti per Israele il tempo sembra correre veloce.
E invece…
Quando arrivi in Israele devi lasciare a casa i tuoi timori.
Quando arrivi in Israele puoi incontrare te stesso o trovare quello che stai cercando.
Quando arrivi in Israele il tempo rallenta per farti incontrare l’Eterno.

Per uno come me, che cerca di organizzare tutto al dettaglio o almeno desidera avere tutto sotto controllo, ogni viaggio in questa Terra Santa alle tre grandi religioni monoteiste è sempre un’occasione per accogliere ogni volta una sorpresa. Come quando arrivi a Gerusalemme in un freddo pomeriggio di dicembre e ti ritrovi nel pieno di una nevicata. Come quando incontri persone che ti entrano nel cuore e il ricordo delle chiacchierate vissute insieme non ti abbandona più.
Vivere alcuni giorni in questa terra amata e contesa, è ogni volta l’occasione che ho per scoprire cosa significhi ‘promessa’. Il viaggio in Israele, gli incontri che puoi avere, i luoghi che visiti non sono mai un diritto o una pretesa umana, ma sempre una specie regalo. E come in una splendida caccia al tesoro ogni visitatore, pellegrino o viandante o turista che sia, è chiamato a scoprirne i doni.

Nazareth: è il luogo della vita quotidiana fatta di lavoro, preghiera, amicizia e famiglia che sono ingredienti quotidiani per la felicità. Il Lago di Tiberiade: è il luogo dell’incontro, dei miracoli e della predicazione di Gesù che da allora ricorda a tutti che, qualche volta, anche gli ultimi possono diventare primi. Betlemme: è il luogo delle radici, della vita, della nascita che ricorda a tutti l’impegno a essere sostenitori della vita ad ogni costo.
Il Deserto di Giuda e il Neghev: sono i luoghi della solitudine, dei colori e dell’essenzialità da riscoprire per evadere da un mondo a volte troppo superficiale.
Haifa: la città del lavoro e dell’impegno tecnologico affinché l’intelligenza umana sia sempre a servizio della giustizia. Tel Aviv e Eilat: le porte di un paese che, dalle spiagge, al mare o all’aeroporto, ti accoglie ma chiede rispetto per la sua vita quotidiana unica al mondo. I Territori sotto l’Autorità Palestinese: le città di un popolo giovane che nel visitarle impegnano tutti alla solidarietà e alla pace.
Ma su tutte c’è Gerusalemme con le sue ricchezze e le sue contraddizioni, dove ognuno può spiritualmente sentirsi a casa propria, ma non può rivendicarla come sua esclusiva.
Io sono innamorato di questa città: ogni volta che torno mi sento a casa mia, non solo perché qui trovo le radici della mia fede, ma soprattutto perché una città unica. I suoi vicoli, ma soprattutto la sua gente; passeggiare al mattino presto in Città Vecchia o fermarsi per vedere le persone che vanno, vengono ognuno con la sua storia e con la sua cultura, mi riempiono gli occhi e il cuore di gioia. Perché a Gerusalemme sei ospite e residente al tempo stesso, pellegrino e cittadino di un luogo che misteriosamente ti appartiene in tutte le sue espressioni, forse perché ritrovi in esso un po’ di quello che sei.

Sei luoghi da non perdere

Città vecchia di Gerusalemme e i suoi quattro quartieri: Armeno, Ebraico (Muro della Preghiera), Musulmano (Spianata delle Moschee), Cristiano (Basilica del Santo Sepolcro).

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Panorama della città di Gerusalemme

Masada: fortezza erodiana sulle rive del Mar Morto dove si è consumata la resistenza zelota contro i romani nel 70 d.C.

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Il deserto di Masada

Mar Morto e il Deserto di Giuda: dove la natura ti sorprende.

L’arcobaleno incornicia il deserto

Betlemme: città palestinese a 8 km a sud da Gerusalemme, dove è nato Gesù.

La grotta della Nativitá a Betlemme

Cesarea Marittima: antica sede del procuratore romano, lungo la costa mediterranea 60 km a Nord di Tel Aviv.

Cesarea Marittima ©Naeblys – Fotolia.com

Tel Aviv: città del divertimento e della vita notturna, esempio di un paese moderno.

Veduta di Tel Aviv ©Purplexsu – Fotolia.com

Itinerari

Gerusalemme città vecchia / Interesse: paesaggio, storia, religioni / Durata: 8 ore / Mezzo: a piedi / Tappe principali: quartiere Ebraico (Muro della Preghiera), quartiere Musulmano (Spianata delle Moschee), quartiere Cristiano (Basilica del Santo Sepolcro-Muristan).

Gerusalemme Moderna /Interesse: cultura / Durata: 12 ore/ Mezzo: bus, metro, piedi / Tappe principali: Knesset, Museo del Libro, YadVashem (Collina dell’Olocausto), Gerusalemme Ovest.

Mar Morto-Masada /Interesse: paesaggio, storia / Durata: 12 ore / Mezzo: auto e trekking / Tappe principali: Wadi-Qelt, Gerico, Mar Morto, Qumran, Masada. Eventuale estensione a Eilat.

Il Nord /Interesse: paesaggio, storia, vini / Durata: 2 giorni / Mezzo: auto / Tappe principali: Nazareth, BetShean, Lago di Tiberiade, Alture del Golan, Parco nazionale di Banias.

Betlemme / Interesse: storia, religioni / Durata: 6 ore / Mezzo: auto / Tappe principali: Basilica della Natività, Campo dei pastori, Herodion

Quando andare

Dal punto di vista climatico il periodo migliore è quello primaverile (aprile-maggio) o l’autunno (settembre-ottobre), perché le temperature sono accettabili quasi ovunque. Novembre e marzo sono invece i mesi più piovosi. Contrariamente a quanto pensano molte persone, l’inverno a Gerusalemme può essere molto freddo. Un altro fattore da considerare è quello delle feste religiose oltre a quelle cristiane che già conosciamo. Nei periodi delle festività ebraiche, soprattutto la festa di Pesah (aprile), Sukkot (settembre), Hannukà (dicembre) gli esercizi chiudono e i trasporti vengono limitati all’essenziale. Nel giorno di Yom Kippur (fine settembre circa) il paese intero si ferma. Non bisogna dimenticare, infine, l’importanza di alcune festività islamiche al fine di organizzare al meglio la visita. Durante il mese di Ramadan è caratteristico incrociare folle di fedeli che vanno alla Spianate delle Moschee per la preghiera del venerdì.

Leggi l’articolo: Israele, esperienze e conoscenze di Federico Formignani

Bibliografia

Amos Oz – Una pantera in cantina – Feltrinelli

Amos Oz – Una terra due stati– Datanews

Abraham J. Yehoshua – Fuoco amico – Einaudi

Abraham J. Yehoshua – Ebreo, Israeliano, Sionista: concetti da precisare – Einaudi

Info utili

Ufficio nazionale israeliano del turismo

Per acquistare la guida dal sito dell’Editore Polaris

Biografia

Don Tiziano Zoli originario di Faenza è licenziato in Teologia, sacerdote dal 1997 e parroco di Solarolo (Ra). Appassionato di viaggi per scoprire le espressioni del sacro, accompagna spesso gruppi in Israele. Diverse le pubblicazioni per Polaris fra cui “Gerusalemme. Dove l’uomo e Dio si incontrano”; “Israele e territori palestinesi. La Terra della Promessa”; “Le strade dell’anima: Malta, Spagna, Portogallo, Francia, Inghilterra, Irlanda”.

Testo e foto di Tiziano Zoli | Riproduzione riservata Latitudeslife.com