- La nave Diciotti resta in «scalo tecnico» nel porto di Catania. Il titolare del Viminale va allo scontro con Bruxelles, ricordando che dei 450 sbarcati a luglio a Pozzallo, solo 50 sono stati ridistribuiti, malgrado le promesse. E incalza: «Indagate su Malta».
- Il prossimo obiettivo è smantellare il Cara dei mille scandali a Mineo. Il ministero annuncia: «Meno ospiti e meno soldi al centro, presto lo chiuderemo».
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I pro Palestina occupano un edificio alla Columbia, all’università di Los Angeles sbarrano l’ingresso a uno studente ebreo. Sono i risultati dell’indottrinamento woke: «poesia postcoloniale» al posto dei classici, preghiere alla «madre terra» e dogmi ecologisti.
- Un’indagine guidata dall’Istituto Mario Negri conferma l’evidenza: la risposta anticorpale degli individui dipende dal loro assetto genetico. Quindi i preparati Pfizer e Astrazeneca non dovevano essere obbligatori, come invece imposto da Speranza.
- Zhang Yongzhen è stato cacciato dal suo laboratorio: ora vi si è accampato davanti.
Lo speciale contiene due articoli.
Roberto Gualtieri (Ansa)
L’avvio dei lavori a Roma in vista del Giubileo del 2025 era partito con grandi annunci, ma adesso, come prevedibile, sono moltissimi i nodi venuti al pettine. Lo stato dell’arte a pochi mesi dalla prevista fine di questo enorme cantiere che è diventato la città di Roma, suscita più di qualche preoccupazione. Mancano poco meno di otto mesi all’apertura della Porta Santa a San Pietro, prevista la sera del 24 dicembre 2024 ma solo il 27% delle opere risulta conclusa. Gli interventi al momento in corso 57 sui 218 previsti dall’ultima rimodulazione, al netto di 13 di cui è stata chiesta la cancellazione dal programma.