Aggressione anarchici Rovereto: Libertà & Persona solidale con chi prega per la difesa della vita

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Libertà & Persona esprime come associazione di laici cattolici la solidarietà alle persone che pregano davanti all’ospedale di Rovereto per la difesa della vita innocente.

«La solidarietà non tanto per le proteste, gli insulti,  – si legge nella nota – le bestemmie degli anarchici ma per la violenza verbale con cui un sacerdote, Don Sergio Nicolli, ha bollato sul giornale locale del partito del PD, (Il Dolomiti) i suoi confratelli nella fede. Don Nicolli davanti all’ evidenza (delle persone aggredite ingiustamente per le loro idee) ha visto bene di omettere ogni condanna degli atti ingiuriosi, denigrando altresi gli aggrediti, gli offesi. Un sacerdote dovrebbe sempre stare con i più deboli e non con i più forti. Con i bimbi abortiti e non con chi rivendica la bontà dell’aborto; con chi prega senza fare del male a nessuno e non con chi aggredisce e limita l’ altrui libertà di espressione» 

Il commento è riferito ai fatti che il nostro giornale ha riportato fedelmente ieri nell’articolo «Caos all’ospedale di Rovereto: i centri sociali impediscono ai fedeli di pregare»  riportando anche la testimonianza del consigliere provinciale Lorenzo Baratter che è stata ignaro testimone della vile aggressione dei ragazzi riconducibili ai centri sociali ed ambienti anarchici trentini

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